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Medio Oriente, appello di Blinken dopo le violenze

Il Segretario di Stato USA: "È responsabilità di tutti prendere provvedimenti". L'intesa con Netanyahu: "Mai Iran con armi nucleari"

  • 30 gennaio 2023, 15:58
  • 24 giugno 2023, 04:07
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Antony Blinken in Israele

Telegiornale 30.01.2023, 21:00

  • Keystone
Di: AP/M. Ang. 

Il capo della diplomazia statunitense, Antony Blinken, ha esortato lunedì israeliani e palestinesi a non "attizzare le tensioni", al suo arrivo a Tel Aviv, seconda tappa di un tour in Medio Oriente che si svolge tra un'ondata di violenze che ha messo a dura prova la regione. Lo spargimento di sangue ha allarmato l'amministrazione del presidente statunitense Joe Biden, che sta cercando di trovare un terreno comune con il nuovo Governo di ultra destra del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Parlando al suo arrivo all'aeroporto internazionale di Israele, vicino a Tel Aviv, dopo una breve visita in Egitto, Blinken ha detto di essere giunto in un "momento cruciale" e ha condannato gli attacchi palestinesi, che hanno preso di mira i cittadini israeliani, ma ha anche chiesto moderazione nella risposta, ricordando che gli atti di violenza e di rappresaglia contro i civili non sono mai giustificati.

"Prendere una vita innocente in un atto di terrorismo è sempre un crimine odioso, ma prendere di mira persone fuori dal loro luogo di culto è particolarmente scioccante", ha dichiarato il segretario di Stato, riferendosi all'attacco di venerdì che ha ucciso sette persone, molte delle quali stavano lasciando una sinagoga di Gerusalemme. "Lo condanniamo con la massima fermezza", ha detto. "Condanniamo tutti coloro che celebrano questi e altri atti di terrorismo che uccidono vite civili, indipendentemente da chi sia la vittima o da ciò in cui crede. Gli appelli alla vendetta contro altre vittime innocenti non sono la risposta. E gli atti di violenza e di rappresaglia contro i civili non sono mai giustificati".

L'ultima ondata di violenza è stata registrata la settimana scorsa con un raid militare israeliano contro una roccaforte dei militanti palestinesi nella città cisgiordana di Jenin, che ha ucciso 10 persone (la maggior parte militanti), seguito dalla sparatoria in un insediamento ebraico di Gerusalemme est, dove sono stati uccisi sette israeliani.

Blinken ha dichiarato che è imperativo per entrambe le parti lavorare per stemperare le tensioni, che sono aumentate dalla scorsa settimana in quella che ha definito "una nuova e orribile ondata di violenza", che ha provocato risposte da parte di ciascuno.

"È responsabilità di tutti prendere provvedimenti per allentare le tensioni anziché infiammarle, per lavorare affinché un giorno le persone non abbiano più paura nelle loro comunità, nelle loro case e nei loro luoghi di culto", ha dichiarato Blinken in una dichiarazione all'aeroporto di Tel Aviv. "Questo è l'unico modo per porre fine all'ondata di violenza che è costata troppe vite: troppe vite israeliane, troppe vite palestinesi", ha aggiunto.

Lunedì Blinken incontrerà il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme e il Presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas a Ramallah, in Cisgiordania, territorio palestinese occupato da Israele dal 1967. "Voglio essere in grado di ascoltare ciò che le persone colpite quotidianamente (dal conflitto) hanno da dire", ha dichiarato il funzionario statunitense al canale di proprietà saudita al-Arabiya.

Sulla scia degli attacchi anti-israeliani, il governo di Benjamin Netanyahu, il più a destra nella storia di Israele, ha annunciato misure per punire i parenti degli aggressori.

Al termine del colloquio, il segretario di Stato americano ha parlato del pericolo iraniano: "Abbiamo concordato che l'Iran non dovrà mai acquisire armi nucleari". Sulla questione palestinese, Blinken ha ribadito che gli USA "restano impegnati per la visione dei due Stati ed ora è urgente adottare misure per una de-escalation tra israeliani e palestinesi". Blinken ha poi detto che sulla Spianata delle Moschee "deve restare l'attuale status quo".

Lunedì (poco prima dell'arrivo di Blinken), il Ministero della Sanità palestinese ha dichiarato che le forze israeliane hanno ucciso un uomo palestinese nella città di Hebron, punto nevralgico del conflitto, portando a 35 il bilancio dei palestinesi uccisi a gennaio.

La violenza arriva dopo mesi di incursioni israeliane in Cisgiordania, lanciate dopo un'ondata di attacchi palestinesi contro gli israeliani nella primavera del 2022 che hanno causato la morte di 19 persone.

La violenza è aumentata a gennaio durante le prime settimane del nuovo Governo di ultra destra di Netanyahu, che ha promesso di adottare una posizione dura contro i palestinesi e di aumentare la costruzione di insediamenti.

Il viaggio di Blinken segue le visite in Israele del consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Joe Biden, Jake Sullivan, e del direttore della CIA, Willian Burns. Ma gli incontri di Blinken saranno il più alto impegno degli Stati Uniti con Netanyahu da quando ha ripreso il potere il mese scorso e il primo dopo l'ondata di violenza.

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Gerusalemme est, situazione esplosiva

Telegiornale 28.01.2023, 21:00

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