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Migrazione, Polonia e Ungheria fanno muro

Ore di discussioni senza esito al vertice europeo in corso a Bruxelles, il patto non convince Varsavia e Budapest

  • 30 giugno 2023, 07:38
  • 2 agosto 2023, 06:41

RG 07.00 del 30.06.2023 La corrispondenza di Andrea Ostinelli

RSI Mondo 30.06.2023, 07:36

  • keystone
Di: AFP/pon

La discussione sul tema della migrazione è stata aggiornata con un nulla di fatto giovedì al vertice europeo di Bruxelles. Ore di trattative si sono arenate a tarda notte di fronte alle barricate erette da Ungheria e Polonia, che hanno chiesto di tornare sull'accordo faticosamente raggiunto tre settimane fa in Lussemburgo.

"Il duo polacco-ungherese si batterà e resisterà insieme", aveva avvertito Balasz Orban, stretto collaboratore (ma non parente) del premier magiaro Viktor Orban.

L'intesa sulla migrazione - che il Parlamento deve ancora avallare - era stata approvata l'8 giugno da una maggioranza qualificata (almeno 15 Paesi su 27, rappresentanti il 65% della popolazione europea) per decisione della presidenza svedese. Budapest e Varsavia avrebbero voluto si procedesse unicamente "per consenso", all'unanimità.

Contestano il meccanismo di solidarietà obbligatoria che impone ad ogni membro di accogliere una quota di rifugiati o di pagare 20'000 euro per ogni persona in meno. Al momento del voto i due Paesi si erano opposti, quattro si erano astenuti.

La Polonia chiede in particolare che sia riconosciuto "il diritto sovrano di ogni membro di decidere chi accogliere sul suo territorio". Il Paese accoglie attualmente oltre un milione di ucraini in fuga dalla guerra, ma non vuole i migranti sbarcati sulle coste greche o italiane.

"Ne riparleremo domani e speriamo che la notte porti consiglio", ha commentato il premier belga Alexander De Croo.

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