Il missile caduto martedì in Polonia provocando la morte di due persone è stato “probabilmente un incidente sfortunato”. A dichiararlo oggi – mercoledì – è stato lo stesso presidente polacco Andrzej Duda. “Siamo in contatto diretto con i nostri alleati della NATO – ha aggiunto -. Sottolineo: non abbiamo prove precise che ci permettano di concludere che si è trattato di un attacco alla Polonia".
Gli inquirenti all'opera nel cratere formato dall'esplosione a Przewodow
Fin da subito Mosca aveva negato che l’ordigno fosse stato lanciato dalle forze armate russe e anche Washington, per bocca del presidente Joe Biden, aveva dichiarato che è “improbabile” che il missile fosse di provenienza russa.
Secondo i primi rilevamenti, riferiscono funzionari americani alla CNN, sembra invece che il lancio abbia avuto origine in Ucraina nel contesto della difesa aerea. Dichiarazioni, queste, coperte da anonimato che non sono ancora state confermate ufficialmente.
Ad essersi abbattuto nel villaggio di Przewodow, a ridosso del confine del confine con l’Ucraina, è stato con ogni probabilità un missile sparato da un sistema d’arma S-300, di fabbricazione prima sovietica e poi russa ma usato anche dalle forze armate ucraine.
“Non ricorreremo all’articolo 4 del trattato”
La Polonia non dovrebbe attivare l’articolo 4 del trattato NATO, ha aggiunto il presidente Duda durante una conferenza stampa, riferendosi a quello che prevede una consultazione ogni volta che uno degli alleati ritenga minacciate la sua integrità territoriale, la sua indipendenza o la sua sicurezza. Anche il capo di Stato polacco ha poi accennato alla possibilità che possa essersi trattato di un missile lanciato dalla difesa antiaerea ucraina e caduto per errore oltre confine.
Stoltenberg: “Nessun attacco deliberato”
Successivamente, anche il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato “che non c’è nulla che indichi che si sia trattato di un’azione deliberata” e che l’esplosione è stata verosimilmente causata da un missile lanciato dalla difesa antiaerea ucraina. Non è però “stata colpa” di Kiev – il cui esercito è costantemente sollecitato dagli attacchi missilistici russi, ndr. – e che “la Russia deve mettere fine a questa guerra senza senso”.
Telegiornale
Telegiornale 16.11.2022, 12:30