La guerra in Ucraina perdura ormai da oltre due mesi, nonostante in molti si aspettavano una soluzione più rapida al conflitto. Una soluzione che si sperava potesse scaturire già dai primi round negoziali. Così non è stato. Come evolvono dunque i colloqui tra Kiev e Mosca e quali sono le prospettive per le prossime settimane? Domande che il nostro collaboratore Marco Lupis ha girato al capo negoziatore ucraino e membro del gabinetto presidenziale, Mykhailo Podolyak:
I negoziati sono a un punto morto oppure l'Ucraina mantiene i contatti con la controparte russa? E, se sì, su quali basi?
"Siamo in contatto, ma quasi sempre online. Si stanno affinando le formule giuridiche per capire come uscire dalla guerra. Quale dovrebbe essere la struttura del mondo con un paese come la Federazione Russa. Ma ci sono alcune sfumature. La Federazione Russa ha continuato la sua escalation in Ucraina orientale e meridionale, posticipa gli incontri negoziali. Per noi il prossimo round di trattative potrebbe svolgersi in qualsiasi momento, ma sarà influenzato dallo stato e dalla posizione degli eserciti sui campi di battaglia. Crediamo che oggi la Turchia possa essere un mediatore efficace. Vorrei chiarire che il modello delle ulteriori negoziazioni e il luogo per noi è deciso unicamente dal presidente Zelensky. E lui e solamente lui a determinare quando, perché e con quale strategia dobbiamo arrivare ai negoziati, e quindi stiamo aspettando le direttive del presidente".
L'Ucraina sarebbe disposta a fare concessioni? Putin chiede il Donbass e la Crimea per far partire i negoziati...
"Non è una questione di concessioni, la questione è mettere fine alla guerra. Il presidente dell'Ucraina ha detto ripetutamente che l'integrità territoriale e la sovranità sono le pietre miliari che definiscono l'Ucraina come Stato. Dopo due mesi di conflitto, l'Ucraina ha dimostrato di poter decidere per sé cosa debba succedere sul suo territorio e a quali condizioni porre fine al conflitto".
Siete mai stati avvicinati dalla Svizzera per una proposta di mediazione?
"Il presidente Zelensky è estremamente attivo nella comunicazione con i rappresentanti della Confederazione e di conseguenza abbiamo un dialogo e siamo certamente grati agli svizzeri. Ogni paese che ci sta sostenendo offre un pacchetto di assistenza, che può comprendere la mediazione. Anche la Svizzera ha offerto un 'pacchetto', ma per motivi di discrezione non possiamo in alcun modo rivelare i contatti o le trattative in corso con i singoli paesi e nemmeno se vi siano colloqui in corso con la Svizzera per una eventuale mediazione".