La leader di Myanmar, ex Birmania, Aung San Suu Kyi ha negato che nel Paese sia in corso una pulizia etnica della minoranza Rohingya di religione islamica.
Intervistata in esclusiva dalla BBC, ha ammesso che ci sono problemi nello Stato di Rakhine, aggiungendo però che “è troppo forte" usare il termine pulizia etnica. Infatti, ha sottolineato il premio Nobel per la pace, il Paese accoglierebbe a braccia aperte tutti i Rohingya che desiderino tornare.
San Suu Ky ha pure aggiunto:” intravvedo molta ostilità. I musulmani uccidono anche i musulmani se pensano che stanno cooperando con le autorità". Nel Rakhine, dove si calcola vivano un milione di Rohingya, questa minoranza è privata della cittadinanza e sistematicamente discriminata. La stragrande maggioranza dei birmani la considera estranea al tessuto etnico del Paese.
ATS/Swing