Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è formalmente accusato di corruzione. Lo ha annunciato giovedì il procuratore generale Avichaï Mandelblit comunicando che il premier è sotto inchiesta. Su di lui pesano anche accuse di frode e abuso d'ufficio.
In particolare, Netanyahu avrebbe accettato centinaia di migliaia di dollari in sigari e champagne da amici miliardari e avrebbe sfruttato la sua influenza per aiutare un magnate delle telecomunicazioni in cambio di una copertura mediatica favorevole. È la prima volta nella storia del paese che un primo ministro in carica viene accusato di corruzione.
Il leader di destra, che non è obbligato ha dimettersi dalla carica, ha negato qualsiasi atto illecito affermando di essere vittima di una caccia alle streghe.
In Israele la situazione politica si fa ancora più complicata, all'indomani del fallimento dei negoziati per la formazione di un nuovo Governo da parte del capofila del partito Blu-Bianco Benny Gantz che ha rimesso il mandato al presidente Reuven Rivlin.
Israele verso nuove elezioni
Telegiornale 21.11.2019, 13:30