Proteste, caos, atti vandalici, rappresaglie della polizia, feriti e vittime. Sono queste le immagini che da qualche tempo arrivano dal Sudamerica. Il popolo cileno è solo l'ultimo in ordine di tempo ad aver mostrato al mondo intero il proprio malcontento. Gli scontri tra Governi e cittadini si sono visti un po' ovunque, basta spostarsi un po' più a nord, in Ecuador, dove sono ancora freschi i video delle rivolte. Rivolte dovute alla decisione di Lenin Moreno di eliminare i sussidi ai carburanti. Lo sgomento popolare ha fatto fare dietrofront al presidente, ma le tensioni non si sono ancora placate del tutto.
Ancor più a nord, in Venezuela, gli animi sono caldissimi per la crisi che ha colpito lo Stato guidato da Nicolas Maduro. Sono più di 4 milioni le persone che sono fuggite, cercando fortuna altrove. Periodo concitato anche in Argentina, dove il Governo Macri - che ha fatto crollare il Peso e ha portato l'inflazione al 54% - è stato sconfitto dal peronista Alberto Fernandez nelle elezioni di domenica.
La vittoria in Bolivia di Evo Morales è stata accolta con estremo scetticismo dall'opposizione, che lo accusa di aver truccato i risultati. Immediatamente si sono scatenate le proteste, con i manifestanti che hanno preso di mira urne e seggi elettorali. Quello che sembra accomunare le crisi sudamericane, sono le disuguaglianze sociali e la corruzione dilagante. I Governi sono in affanno e faticano a contenere la furia del popolo, che sembra deciso a volersi riprendere il proprio futuro.
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