Nuovo attacco missilistico sull’Ucraina

L’esercito russo ha lanciato oggi, lunedì, un nuovo intenso attacco missilistico sull’Ucraina, il terzo nel giro di pochi giorni. Sono stati presi di mira obiettivi in almeno sei regioni diverse, dove gli allarmi scattati attorno alle 6 del mattino locale hanno invitato la popolazione a mettersi al riparo. Sono stati lanciati - secondo le forze ucraine - otto droni e 51 missili, fra cui alcuni ipersonici Kinzhal. I primi sono stati tutti abbattuti, dei secondi ne sono stati intercettati 18.

Esplosioni sono state registrate a Krivy Rih, la città di origine del presidente Volodymyr Zelensky, Zaporizhia, Dnipro, Khmelnytsky e Kharkiv. In quest’ultima località, ha detto il sindaco Ihor Terechov, è stata colpita in particolare la zona industriale. La difesa antiaerea è entrata in funzione anche a Odessa e Mykolaiv. Si ha notizia nel complesso di quattro morti e alcune decine di feriti.

Esperti occidentali hanno già riferito di un cambio di strategia di Mosca rispetto allo scorso inverno, quando aveva cercato di fiaccare la resistenza colpendo le infrastrutture energetiche. Ora l’obiettivo principale è l’industria ucraina della difesa, ma dei razzi (o i rottami di quelli centrati dalla contraerea) sono finiti più volte anche su edifici civili e abitazioni, e così è stato anche oggi (un centro commerciale, per esempio).

Sul fronte opposto, le autorità russe hanno annunciato l’abbattimento di un missile diretto verso la regione di Belgorod. Alcune centinaia di abitanti della città - che ne conta circa 300’000 - sono stati intanto temporaneamente sfollati verso centri di accoglienza più distanti dal confine. Belgorod è stata più volte bersagliata di recente da lanci di missili ucraini e il 30 dicembre 25 persone avevano perso la vita nel più pesante attacco avvenuto in territorio russo in 22 mesi di conflitto. Il rientro a scuola degli allievi è stato posticipato dal 9 al 19 gennaio.