Morti, migliaia di famiglie senza luce, danni e grandi disagi nei trasporti. La tempesta Ophelia, che si è abbattuta con violenza sull'Irlanda, facendo tre vittime, punta ora verso la costa ovest della Scozia, il Galles e l'Inghilterra, dove sono previsti venti fino a 110 km/h. E proprio i suoi fortissimi venti hanno prodotto un "effetto collaterale", alimentando vasti incendi in Portogallo e Galizia causando così un inferno costato almeno 40 morti.
Secondo gli esperti, è il fenomeno atmosferico più devastante che si sia abbattuto negli ultimi cinquant'anni sull'Irlanda. Il servizio meteorologico nazionale ha registrato venti fino a 190 km/h sulla punta più meridionale dell'isola. La città di Galway, sulla costa occidentale, è stata in parte inondata.
Ophelia, lambito il nord del Portogallo e la Galizia, si avvicina all'Irlanda
Ophelia, inizialmente classificato come uragano, una volta raggiunte le isole britanniche è stato declassato, ma i suoi venti continuano a soffiare a velocità da record.
Proprio in questi giorni 30 anni fa, nel 1987, il Great Storm colpiva le isole britanniche e il nord della Francia, lasciando dopo il suo passaggio 22 vittime.
ATS/M. Ang.