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Ordinato il ritiro russo da Kherson

Il ministro della difesa Sergei Shoigu annuncia che le truppe di Mosca abbandoneranno la sponda occidentale del fiume Dnepr

  • 9 novembre 2022, 17:29
  • 20 novembre, 14:29
Le truppe ucraine da settimane impegnate in una controffensiva nella regione

Le truppe ucraine da settimane impegnate in una controffensiva nella regione

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Di: AFP/Reuters/pon 

Di fronte alla controffensiva ucraina in atto da alcune settimane, il ministro della difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato mercoledì di aver ordinato il ritiro delle truppe di Mosca dalla sponda occidentale del fiume Dnepr (o Dnipro), dove sin dalle prime battute del conflitto occupano in particolare la città di Kherson. Si tratta della più importante località (e solo capoluogo regionale) conquistata dopo l'inizio delle ostilità il 24 febbraio. Era caduta completamente in mano russa il 2 marzo. Il ritiro è una mossa che veniva ipotizzata già da qualche tempo.

Già da giorni gli occupanti avevano esortato la popolazione a evacuare l'area e stando al generale Sergei Surovikin, comandante delle truppe del Cremlino in Ucraina, in 115'000 avrebbero fatti i bagagli e se ne sarebbero andati. Per lo stesso Surovikin, ritirarsi "non è una decisione facile", ma i rifornimenti alla linea del fronte non potevano essere più garantiti a lungo. Il principale ponte che garantisce i collegamenti è stato ripetutamente colpito da quando le forze di Kiev hanno ricevuto in dotazione i lanciarazzi a lungo raggio statunitensi HIMARS. Si rischiava l'isolamento. Surovikin ha quindi consigliato di stabilire le difese sulla riva orientale. Una volta completato il ritiro - "che sarà avviato in tempi brevissimi" - il fiume costituirà così per un lungo tratto fin verso Zaporizhzhia di fatto il confine fra i territori occupati dai russi e quelli in mano ucraina.

Nel resto del Paese, stando a Surovikin, la linea del fronte sarebbe stata stabilizzata, anche grazie all'afflusso delle prime forze fresche dovuto alla mobilitazione parziale ordinata da Vladimir Putin. Gli attacchi continuano, ma perlomeno secondo il generale sarebbero ora gli ucraini a subire di gran lunga le perdite più pesanti, nel tentativo di guadagnare altro terreno.

La regione di Kherson, che per la maggior parte si sviluppa sulla sponda orientale del Dnepr tutt'ora in mano russa, è una di quelle dove si sono tenuti il mese scorso i referendum per l'annessione alla Russia, riconosciuti solo dal Cremlino. È strategicamente importante anche perché è da lì che provengono le forniture d'acqua per la Crimea, che Kiev aveva interrotto dopo il 2014.

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