La Polonia ha denunciato che due elicotteri della Bielorussia hanno violato il suo spazio aereo. Il ministero degli Esteri di Varsavia ha convocato l'incaricato d'affari di Minsk. Il ministero della Difesa ha annunciato che aumenterà la presenza di truppe al confine. La NATO è stata informata dell'incidente.
Il ministero della Difesa bielorusso ha respinto le affermazioni polacche ad ha affermato che si tratta di accuse fabbricate per giustificare i concentramenti di truppe alla frontiera.
Da diversi giorni c'è preoccupazione in Polonia per la presenza di truppe del gruppo paramilitare Wagner nella confinante Bielorussia, dopo la fallita rivolta contro i vertici militari russi delle scorse settimane. Secondo Varsavia, Putin sarebbe interessato a destabilizzare il Paese. Ma ancora oggi pomeriggio (prima dell'incidente di confine) il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, aveva gettato acqua sul fuoco, affermando che gli USA non hanno alcuna indicazione di minacce alla Polonia o ad altri alleati NATO da parte del gruppo. Secondo le informazioni di Washington alcuni dei mercenari "sono andati in Africa, altri sono rimasti in Ucraina e altri ancora si sono spostati in Bielorussia".
Sindrome pre-elettorale?
Le imminenti elezioni politiche polacche, previste per la fine di quest'anno, potrebbero avere influenzato le valutazioni fatte in questi giorni da Varsavia sulla minaccia rappresentata dai mercenari Wagner in Bielorussia. Lo ha detto in una intervista oggi (1° agosto) il presidente della Lituania Gitanas Nauseda, leader di un paese che con la Polonia condivide importanti legami storici e una comune appartenenza a NATO e UE. Nauseda inoltre è tutt'altro che un amico di Wagner o di Putin e Lukashenko.
Pur rimarcando la necessità di mantenere alta la guardia e prepararsi a possibili provocazioni e attacchi ibridi, anche il presidente della Commissione difesa del Parlamento lituano, Laurynas Kasciunas, ha ribadito quella che secondo lui è l'influenza della campagna elettorale sulle valutazioni del Governo polacco.
Screzi con Kiev
Intanto sempre oggi la Polonia ha convocato l'ambasciatore ucraino a Varsavia in risposta ad un analogo passo fatto dall'Ucraina con l'ambasciatore polacco a Kiev. In causa le dichiarazioni di un alto funzionario polacco secondo cui Varsavia continuerà ad opporsi all'importazione nell'UE di grano ucraino, per difendere gli agricoltori polacchi che lamentano un effetto di ribasso sui prezzi.
"L'Ucraina ha ricevuto molto sostegno dalla Polonia e sarebbe bene che cominciasse a mostrarsi riconoscente del ruolo che abbiamo giocato per loro negli ultimi mesi e anni", ha dichiarato alla tv pubblica polacca il consigliere presidenziale Marcin Pryzdacz, provocando indignazione a Kiev.
Il governo polacco è effettivamente uno dei più strenui alleati di quello ucraino nella marcia verso la NATO e l'UE. Varsavia si è battuta perché le sanzioni contro Russia e Bielorussia fossero le più forti possibili e per fornire a Kiev il massimo di assistenza militare. Ma la questione del grano ha fatto emergere una spaccatura.
Anche qui la spiegazione potrebbe essere legata alle imminenti elezioni: il partito "Legge e giustizia" (PiS) al potere in Polonia ha proprio nell'elettorato rurale il proprio principale serbatoio di voti.
Notiziario
Notiziario 01.08.2023, 21:12