Il 14 agosto del 2018 il ponte Morandi crollava provocando 43 morti e 500 sfollati. A distanza di quasi cinque anni, Swiss Re ha deciso che liquiderà i danni ai terzi, ma non quelli richiesti da Autostrade per l’Italia, proprietaria del manufatto. Il riassicuratore si è giustificato affermando che al momento della stipulazione del contratto la compagnia autostradale non aveva fornito tutte le informazioni necessarie, e più precisamente lo stato di salute del viadotto sopra il torrente Polcevera, a Genova.
Un rappresentante della società di riassicurazione ha affermato, durante il processo, che l'assicurato - quindi ASPI - non aveva fornito tutte le informazioni sulle reali condizioni del Morandi, come avrebbe dovuto fare. Per questo motivo Autostrade per l'Italia non riceverà un euro di rimborso per il crollo del ponte, la fattura a carico di Swiss Re per i danni ai terzi ammonta invece a 37 milioni di euro.