Intervista

Presidenziali, Biden riparte dalla Carolina del Sud

Il presidente democratico cerca di ribaltare i sondaggi per conquistare un nuovo mandato alla Casa Bianca

  • 3 febbraio, 06:45
  • 4 febbraio, 07:36

USA, al via le primarie democratiche

Telegiornale 02.02.2024, 20:00

Di: Massimiliano Herber

Di ritorno dal Michigan, sabato e domenica Joe Biden sarà in California e Nevada, ma le attenzioni del Presidente saranno puntate sulla Carolina del Sud – dove è stato lo scorso fine settimana – per i risultati delle prime primarie democratiche. L’esito pare scontato, ma il primo voto in seno al partito segna l’inizio della sua corsa per stare alla Casa Bianca altri quattro anni.

Una corsa in salita stando i sondaggi, che lo vedono in affanno contro il principale sfidante Donald Trump e in crisi di popolarità. Ma più di un esperto tende a relativizzare l’importanza dei sondaggi odierni. “Joe Biden corre contro il candidato più “imperfetto” della storia americana, Donald Trump… E questo gli dà, direi, la possibilità di essere rieletto, nonostante la bassa popolarità in questo momento”. William Galston, analista del Think tank Brookings e opinionista del Wall Street Journal, abbozza un sorriso quando pensa all’eccezionalità delle Presidenziali del 2024.

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“Un tipo di elezione che io non ho mai vissuto, che mio padre non ha mai vissuto e forse neppure mio nonno”. Se Donald Trump verrà confermato candidato repubblicano si verificherà il bis di un confronto mai accaduto dal 1892: quando Grover Cleveland sconfitto quattro anni prima si ripresentò e sfidò l’uscente Benjamin Johnson: due presidenti contro. E questo potrebbe essere un vantaggio per il presidente in carica: “Questa elezione non sarà un referendum sul presidente in carica come al solito, spiega Galston, ma sarà una scelta alla pari. E anche chi sarà insoddisfatto di entrambi i candidati, dovrà decidere chi sarà il più tollerabile o il meno pericoloso”.

Una scelta per… il meno peggio. Ma è ancora immaginabile – come si vocifera e si è letto, ad esempio con Michelle Obama – un cambiamento in corsa per i democratici, vista l’età di Joe Biden? “Fantasie! Solo se vi fosse un problema di salute grave per Biden tra oggi e la convention (ndr.: 19-22.8.24) potrebbe esserci un cambio di leadership. Questa sarebbe la sola e unica eventualità”.

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William Galston

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Quale il giudizio su Joe Biden, è davvero un presidente debole come dicono i suoi avversari puntando l’indice sui suoi ottantuno anni? “Non è stato un presidente debole per quello che ha fatto, dice Galston, ma credo che non abbia fatto un buon lavoro nello spiegare agli americani quello che ha fatto e le sue ragioni”. Età, economia, immigrazione, l’inerzia delle due guerre all’estero, in Ucraina e a Gaza, sono queste le zavorre alla campagna di Biden: “Il mondo sembra meno sicuro di quattro anni fa, sospira Galston, e Gaza ha diviso il Partito Democratico: non è mai un segnale positivo per un presidente quando il suo stesso partito litiga al suo interno”. 

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Joe Biden in campagna elettorale, qui a Warren in Michigan il 1° febbraio

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Galston non si sbilancia, “vi è un vecchio detto, spiega, che recita che ‘una settimana è un tempo lungo nella politica democratica, e un mese è l’eternità’. E qui mancano più di nove mesi alle elezioni”. Cosa deve accadere perché Biden rimanga in sella? “Ho l’impressione, spiega il 78enne che ha lavorato con Bill Clinton, che l’Amministrazione Biden si sia finalmente svegliata sull’immigrazione… e anche senza una nuova legge al Congresso, non escludo Biden possa varare un ordine esecutivo per rallentare il flusso di migranti illegali al confine meridionale”. E poi c’è un altro motto nella politica americana: che il successo alle elezioni dipende dall’andamento economico, il famoso “It’s the economy, stupid!”: “L’inflazione è stata sottostimata e solo lo scorso ottobre la crescita dei salari ha superato l’inflazione… se questa crescita continuerà fino alle elezioni per Joe Biden sarà… un motivo in più per essere ottimista”. Un Joe Biden che sin dall’esito delle primarie repubblicane in Iowa pare se non rinvigorito perlomeno sfoggiare ottimismo: “Perché Donald Trump è ‘l’unico candidato repubblicano che potrebbe sconfiggere”, spiega sornione Galston che conosce da tempo il presidente. “Contro una Nikki Haley avrebbe meno chance. Ma Biden è l’unico candidato democratico temo che Donald Trump potrebbe battere. Quindi è una partita piuttosto equilibrata…”. E sorride.

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