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Prosegue la protesta in Myanmar

I generali golpisti promettono la linea dura e hanno effettuato numerosi arresti

  • 15 febbraio 2021, 07:57
  • 22 novembre, 17:36
00:29

Notiziario 06.00 ddel 15.02.2021

RSI Info 15.02.2021, 07:53

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Di: ATS/ANSA/Swing 

Centinaia di birmani sono scesi nuovamente in strada alle prime ore di lunedì mattina nonostante il giro di vite messo in atto dai militari golpisti. Dopo gli arresti di ieri, domenica, è stata aumentata la presenza dei soldati in ogni città del Paese e la giunta ha interrotto temporaneamente l'accesso a internet.

Prosegue, dunque, la protesta nonostante gli sforzi del regime per sedare la rivolta contro il golpe di due settimane fa, che ha visto l'ex numero uno birmana Aung San Suu Kyi arrestata insieme a centinaia di altri membri del suo Governo democraticamente eletto. La premio Nobel per la pace resterà in detenzione ancora per due giorni prima di comparire mercoledì in tribunale.

Truppe sono state avvistate in vari punti chiave di Yangon, cuore economico del Paese e sede della banca centrale. Le immagini in live streaming condivise sulle piattaforme dei social media prima del blackout di Internet mostravano veicoli militari e soldati ovunque. Questa mattina (lunedì) nuove proteste sono scoppiate a Yangon, anche vicino alla banca centrale.

Secondo un giornalista dell'AFP, centinaia di studenti di ingegneria e tecnologia hanno manifestato in un quartiere a nord della città, dove alcuni servizi Internet sono ripresi all'inizio della giornata lavorativa. Ieri i militari hanno represso una manifestazione nella città di Myitkyina sparando gas lacrimogeni e proiettili, non è chiaro se di gomma.

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Myanmar: si teme repressione delle proteste

Telegiornale 16.02.2021, 13:30

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