Vladimir Putin ha detto venerdì a margine del Forum economico dei cosiddetti BRICS tenutosi a Mosca che non andrà in Brasile il 18 e 19 novembre, dove si terrà invece il prossimo summit del G20. Da più parti, Ucraina in testa, era stata chiesta al Governo di Lula da Silva l’esecuzione del mandato di arresto che pende dal 2023 sul capo del presidente russo, per ordine della Corte penale internazionale. Brasilia, che ha aderito al tribunale, sarebbe in teoria almeno tenuta ad arrestarlo. Non sarebbe stata la prima a disattendere questo obbligo, visto che Putin si è recato in settembre in Mongolia. Aveva invece già rinunciato agli incontri dei BRICS nell’agosto 2023 in Sudafrica e del G20 un mese più tardi in India.
Mongolia, la visita di Putin
Telegiornale 03.09.2024, 20:00
“Anche escludendo la questione CPI”, ha dichiarato Putin parlando con i giornalisti, “è evidente che la discussione si concentrerebbe su questo. Perturberemmo i lavori, quindi a che pro fare il viaggio? Siamo adulti”.
Putin si è espresso anche sui conflitti in atto, a cominciare da quello che vede protagonista proprio la Russia, ribadendo che il Paese vincerà in Ucraina anche se è ancora difficile dire quando e assicurando che non permetterà a Kiev di dotarsi di armi nucleari (ipotesi che comunque il presidente Volodymyr Zelensky ha ufficialmente escluso). Per quanto riguarda invece la situazione in Medio Oriente, il Cremlino auspica che si eviti un’ulteriore escalation ed è disposto a mediare per un compromesso “difficile ma non impossibile” fra Iran e Israele.
Il piano di Zelensky
Telegiornale 16.10.2024, 20:00