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Presidenziali USA

Il ritorno al potere di Trump

Il candidato repubblicano ed ex presidente ha raggiunto la maggioranza dei grandi elettori per un secondo mandato (non consecutivo) alla Casa Bianca - Numerose le reazioni internazionali tra dichiarazioni di sostegno e preoccupazioni

  • 5 novembre, 17:49
  • 6 novembre, 19:58
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"Una vittoria politica mai vista"

  • Keystone
Di: Redazione RSI Info/Agenzie 

L’ex presidente sarà di nuovo presidente. È Donald Trump il 47esimo inquilino della Casa Bianca, dove torna dopo essere stato battuto da Joe Biden quattro anni fa. Il candidato repubblicano ha superato la soglia di 270 grandi elettori necessari per assicurarsi la vittoria. Nonostante mancasse ancora l’ufficialità, si era però già espresso davanti ai sostenitori al Palm Beach Center, rivendicato il successo. “La nostra è una vittoria politica mai vista, sarò presidente”, aveva detto.

Negli USA si vota inoltre per diverse poltrone di governatore e per il parziale rinnovo del Congresso. I nuovi equilibri in Parlamento determineranno anche il margine d’azione del o della presidente. Nel frattempo, i repubblicani hanno riconquistato la maggioranza al Senato.

7 novembre, 18:06

Si chiude il nostro liveticker

Si chiude qui il nostro liveticker che ha raccontato le elezioni presidenziali statunitensi. Continueremo naturalmente ad occuparci di questo tema con articoli puntuali.

7 novembre, 18:01

Il discorso di Biden dopo l'elezione di Trum

Il presidente statunitense Joe Biden si è rivolto alla nazione dopo l’elezione di Donald Trump, assicurando che il trasferimento dei poteri sarà “pacifico e ordinato”. E ha aggiunto: “È quello che si merita il popolo americano. Siamo una democrazia, la volontà del popolo prevale sempre”.

7 novembre, 14:45

Iran, la vittoria di Trump "non cambia nulla"

L’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti “non cambia nulla” per l’Iran, secondo il presidente Mahmud Pezeshkian, che ha indicato nello sviluppo dei rapporti bilaterali con i Paesi vicini le priorità diplomatiche di Teheran. Il Paese ha avuto “esperienze amare” con diversi Governi statunitensi, ha aggiunto dal canto suo il portavoce del Ministero degli esteri Esmail Baghai, augurandosi che l’amministrazione che entrerà in carica in gennaio possa adottare un approccio differente.

7 novembre, 14:41

"Non escluso un contatto fra Putin e Trump"

“Non sono esclusi” contatti tra Vladimir Putin e il presidente eletto americano Donald Trump prima del suo insediamento. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax. Peskov ha invece escluso che Putin possa avere contatti con il presidente uscente Joe Biden. Il portavoce ha aggiunto che nessuno dal Ministero degli esteri russo o dall’amministrazione presidenziale ha finora contattato membri dello staff di Trump.


7 novembre, 13:04

L'elezione di Trump ha giovato ai più ricchi

Dopo la vittoria di Donald Trump il patrimonio delle 10 persone più ricche del mondo, una lista dominata dai miliardari dell’hi-tech Usa, è aumentato in maniera record. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, ieri i 10 paperoni mondiali hanno guadagnato quasi 64 miliardi di dollari, il più grande incremento giornaliero da quando è stato lanciato l’indice nel 2012. Elon Musk, la persona più ricca del pianeta, ha registrato il più grande incremento con un’aggiunta di 26,5 miliardi di dollari alla sua fortuna, che ora ammonta a 290 miliardi di dollari. Altri beneficiari sono stati Bezos, fondatore di Amazon seconda persona più ricca del mondo, che ha aggiunto 7miliardi di dollari alla sua fortuna di quasi 230 miliardi di dollari, e Larry Ellison, presidente della società di software Oracle, storicamente un sostenitore repubblicano, che ha aumentato la sua ricchezza di 9 miliardi di dollari, portandola a 193 miliardi.

01:40

RG 12.30 del 07.11.2024 Il servizio di Cristiano Valli su Elon Musk e le conseguenze del suo appoggio a Donald Trump

RSI Info 07.11.2024, 13:03

  • keystone
7 novembre, 07:04

Biden parlerà alla nazione alle 17

Il presidente Joe Biden commenterà giovedì i risultati delle elezioni americane e della transizione parlando alla nazione alle 17 ora svizzera (le 11 del mattino a Washington). L’evento è previsto nel programma della sua giornata.

Se per l’ufficialità occorre attendere, sul piano più personale Biden si è già espresso su Kamala Harris: “È stata una partner incredibile”, ha detto. Elogiandone “l’integrità, il coraggio e il temperamento”.

“Continuerà - ha aggiunto - a essere una leader che i nostri figli ammireranno per le generazioni a venire, lasciando il suo segno nel futuro dell’America”.

7 novembre, 06:36

Xi Jinping auspica "cooperazione" con Trump

Il presidente cinese Xi Jinping si è congratulato nella notte di giovedì con Donald Trump per la rielezione e ha auspicato una relazione stabile tra le due potenze mondiali: “La storia ci mostra che Cina e Stati Uniti possono trarre vantaggi dalla cooperazione e perdere dal confronto”.


7 novembre, 06:33

Elon Musk: "Il mio impegno politico continua"

La campagna presidenziale del 2024 è solo l’inizio delle ambizioni politiche di Elon Musk. Lo ha detto lui stesso parlando in streaming su X con migliaia di ascoltatori mentre volava a Mar-a-Lago per seguire i risultati delle elezioni, come riferisce il Washington Post.

Il CEO di Tesla e SpaceX, nonché l’uomo più ricco del mondo, ha detto che America PAC non ha finito il suo compito.

Il gruppo politico pro-Trump, che ha formato e finanziato con almeno 118 milioni di dollari di tasca sua, ha spiegato Musk, “continuerà dopo queste elezioni e si preparerà per quelle di medio termine e per qualsiasi elezione intermedia”.

6 novembre, 22:52

Harris parla ai sostenitori: "La lotta per la nostra libertà non finisce qui"

La candidata alla Casa Bianca ha esortato ad accettare la sconfitta e ha ringraziato tutti coloro che l’hanno sostenuta durante la campagna. Una campagna che, ha sottolineato, è stata portata avanti con lo spirito di unire il Paese.

6 novembre, 21:05

Joe Biden chiama Trump e parlerà alla nazione domani

L’attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiamato Donald Trump per fargli le congratulazioni e invitarlo per un incontro alla Casa Bianca.

Biden dovrebbe parlare domani alla nazione per esprimersi sul risultato delle elezioni e sulla fase di transizione tra le due amministrazioni. Per l’attuale presidente è importante che si lavori con l’obiettivo di unificare il Paese.

6 novembre, 20:56

I guai penali di Donald Trump potrebbero risolversi (per il momento)

Donald Trump è il primo presidente eletto negli Stati Uniti condannato penalmente (per il caso Stormy Daniels). Inoltre, nei confronti nel neoeletto sono aperti tre procedimenti penali, due a livello federale e uno nello Stato della Georgia, e sono in corso anche dei processi civili.

Ora che è stato eletto alla presidenza, le sue questioni legali potrebbero risolversi o venir sospese durante il suo mandato. Questo a causa di una politica di lunga data che vieta di perseguire un presidente in carica.

Stando alla CNN, Jack Smith, il consigliere speciale del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, sta discutendo attivamente con i vertici di quest’ultimo su come porre fine ai procedimenti federali contro Trump. Questi riguardano i suoi tentativi di rovesciare le elezioni del 2020 e per la cattiva gestione di documenti riservati. Trump ha affermato più volte di voler licenziare Smith per porre fine a queste cause.

00:53

Trump e i suoi processi

Telegiornale 06.11.2024, 20:00

6 novembre, 19:57

Kamala Harris chiama Donald Trump per congratularsi

Kamala Harris ha chiamato il neoeletto presidente Donald Trump per congratularsi con lui, ha fatto sapere una fonte democratica.

L’attuale vice-presidente ha parlato con Trump dell’importanza di un passaggio di potere pacifico e dell’essere un presidente per tutti gli americani.

Kamala Harris non ha ancora parlato in pubblico, lo farà alle 22 (ora svizzera).

6 novembre, 19:47

Trump vince anche in Michigan

Donald Trump si aggiudica anche lo Stato del Michigan, uno dei 7 “swing states”, ovvero di quelli in cui non c’è una netta maggioranza di un partito o dell’altro.

Il Michigan era già stato ottenuto da Trump nel 2016, ma era stato riconquistato da Biden nel 2020.

Con il voto dei 15 grandi elettori del Michigan, Trump ha raggiunto quota 291. Già questa mattina aveva superato la soglia dei 270 grandi elettori, necessari per la vittoria.

Dei 7 “swing states” Trump si è aggiudicato, oltre al Michigan, la Georgia, il North Carolina, la Pennsylvania e il Wisconsin. Resta ancora da scoprire il risultato di Arizona e Nevada.

6 novembre, 17:54

Il Messico "non ha nulla di cui preoccuparsi", dice la presidente Sheinbaum

“Siamo un Paese libero, indipendente, sovrano e avremo delle buone relazioni con gli Stati Uniti”. Con queste parole la presidente messicana Claudia Sheinbaum rassicura la popolazione dopo la vittoria di Donald Trump.

Quest’ultimo aveva ancora minacciato lunedì di aumentare le tariffe doganali con il Messico, “se non fermano questa ondata di criminali e di droga che entra nel nostro Paese”. Gli USA sono il principale partner commerciale, che assorbe l’80% delle esportazioni del Messico.

Inoltre Trump ha fatto della lotta all’immigrazione uno dei suoi cavalli di battaglia durante le campagne elettorali, promettendo ora di terminare la costruzione del muro che divide il Messico dagli Stati Uniti.

La presidente messicana ha dichiarato: “Ci sarà dialogo, per questo dico che non c’è motivo di preoccuparsi”.

6 novembre, 16:48

Trump è il primo repubblicano a vincere il voto popolare negli ultimi vent'anni

Non accadeva dal 2004 che un candidato repubblicano alla presidenza degli USA vincesse il voto popolare. La maggioranza della popolazione, e dei grandi elettori, quest’anno ha infatti scelto Trump. L’ultimo, per i repubblicani, era stato George W. Bush, che aveva ottenuto 62’040’610 voti contro i 59’028’444 del candidato democratico John Kerry.

Secondo le proiezioni a spoglio ancora in corso, Trump è al 51% del voto popolare con 71’342’200 voti, contro il 47,4% e i 66’249’505 di Kamala Harris. Nel 2020, i voti totali furono oltre 155 milioni, di cui 81’283’501 per Joe Biden e 74’223’975 per Trump.

6 novembre, 16:07

Pericoli e opportunità per la Svizzera dopo la vittoria di Trump

La Svizzera è fortemente legata agli Stati Uniti per questioni politiche ed economiche. Con una nuova amministrazione Trump c’è chi è preoccupato per le conseguenze sulle esportazioni e le relazioni internazionali. Potrebbe però essere un’occasione per la Confederazione di farsi spazio come mediatrice.

6 novembre, 16:03

Guterres pronto a lavorare con Trump

“Ribadisco la mia convinzione che la cooperazione tra USA e ONU sia un pilastro essenziale delle relazioni internazionali”. Con queste parole il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres si è congratulato con Donald Trump.

6 novembre, 14:21

Scholz punta a mantenere la partnership tra Germania e USA

“Insieme possiamo ottenere molto di più che l’uno contro l’altro”, ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz in reazione alla vittoria di Donald Trump, offrendo così la possibilità di continuare la partnership tra Germania e Stati Uniti.

I due Paesi sono i principali fornitori di armi dell’Ucraina e si teme che Trump possa interrompere gli aiuti. Per questo motivo Scholz sottolinea che l’offerta di cooperazione deve tenere in considerazione “la minaccia che tutti gli alleati della NATO ritengono che la Russia rappresenti per la sicurezza in Europa”.

Nonostante l’apertura del cancelliere tedesco a collaborare, Scholz si dice pronto a cambiamenti nelle relazione con gli Stati Uniti. Cambiamenti che, come ha più volte affermato lo stesso Trump, è altamente possibile che ci saranno. Per questo, il cancelliere ha chiesto una più stretta cooperazione tra i Paesi europei.

6 novembre, 13:55

Politica interna ed estera, cosa potremmo aspettarci dal ritorno al potere del leader repubblicano

Trump è da sempre scettico verso la NATO e sostiene che gli Stati Uniti dovrebbero svincolarsi di più dai trattati internazionali e dai conflitti mondiali. Per quanto riguarda la guerra in Medio Oriente, ha rivendicato il pieno sostegno a Israele. Per la guerra in Ucraina, Trump è convinto che la sua presenza faciliterà un accordo con Mosca e vuole che vengano devoluti meno aiuti a Kiev.

Sul piano nazionale, il neoeletto ha come primo obiettivo di ridurre l’inflazione per rendere l’America di nuovo accessibile. Intende quindi fare tagli fiscali e abolire la tassa sui pagamenti della previdenza sociale per i pensionati.

Per quanto riguarda la produzione energetica, Trump intende aprire l’Artico alle trivellazioni e aumentare l’estrazione di greggio. Tra i grandi temi di questa campagna elettorale c’è l’aborto, destinato a tornare sotto il controllo statale, pur lasciando ai singoli Stati la libertà di decidere. Riguardo all’immigrazione, promette di completare il muro con il Messico e applicare leggi più restrittive con l’obiettivo finale di espellere fino a un milione di persone.

6 novembre, 12:35

Swissmem teme il protezionismo di Trump e spinge per un accordo di libero scambio

Swissmem teme che la futura amministrazione di Donald Trump sarà più protezionista. “Il repubblicano cambierà la geopolitica e l’ordine economico mondiale”, secondo l’associazione svizzera dell’industria dei macchinari, delle apparecchiature elettriche e dei metalli.

Gli Stati Uniti sono il secondo mercato di esportazione più importante per l’industria tecnologica svizzera, con una quota del 14%, sottolinea Swissmem sul social network X. Per le piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano il 90% dei membri dell’associazione, l’accesso più libero possibile al mercato statunitense è essenziale.

“Una politica estera ed economica attiva è ora ancora più importante”. Swissmem chiede quindi che vengano ripresi i colloqui per un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti. La Svizzera stessa deve investire maggiormente negli armamenti per non creare un “vuoto di politica di sicurezza” in Europa.

6 novembre, 12:32

La presidente della Confederazione si congratula con Donald Trump

Viola Amherd si è congratulata con i vincitori delle elezioni presidenziali statunitensi, Donald Trump e il suo vice J.D. Vance. In un post su X la presidente della Confederazione ha ricordato il lungo e proficuo partenariato con gli Stati Uniti, confidando in un seguito altrettanto vantaggioso.

6 novembre, 12:05

I democratici in Svizzera: “Delusione enorme”

La sconfitta della candidata democratica alle presidenziali statunitensi Kamala Harris è fonte di “enorme delusione, tristezza e preoccupazione” per i membri del Partito democratico in Svizzera, che dicono di temere una deriva autocratica da parte di Donald Trump, il candidato repubblicano con ogni probabilità eletto alla presidenza degli Usa.

“Il rischio che la nostra democrazia sia ferita è grande”, ha detto a Keystone-ATS Peter Butterfield, membro e tesoriere dei Democrats Abroad Switzerland e organizzatore della scorsa notte elettorale democratica a Ginevra.

6 novembre, 12:04

Il New Hampshire rimane democratico e sceglie Harris

Blu dal 2004, il New Hampshire conferisce i suoi quattro grandi elettori a Kamala Harris, portandola a 233 seggi. Lo ha riferito la CNN. Non cambia tuttavia l’esito dell’elezioni.

6 novembre, 11:32

Ufficiale: Trump vince in Wisconsin e diventa presidente

Ora è ufficiale: dopo essersi aggiudicato anche i grandi elettori del Winsconsin (10), Trump – secondo le proiezioni della CNN - arriva a quota 276 superando la soglia dei 270 voti elettorali necessari per tornare alla Casa Bianca. Sarà lui il 47esimo presidente degli Stati Uniti.

In Wisconsin il risultato è stato ribaltato rispetto a quattro anni fa, quando aveva vinto di misura il democratico Joe Biden, dopo che Trump aveva pure vinto di misura in questo Stato nel 2016.

6 novembre, 11:20

Putin non prevede di congratularsi con Trump

Il Cremlino ha dichiarato mercoledì che il Presidente russo Vladimir Putin non prevede di congratularsi con Donald Trump per la sua vittoria alle elezioni americane. Mosca giudicherà il futuro presidente americano “sulle azioni concrete”.

“Non sono a conoscenza di alcun piano del presidente (russo) per congratularsi con Trump per le elezioni. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un Paese ostile che è direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra contro il nostro Stato”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Gli Usa sono in grado di contribuire alla fine del conflitto in Ucraina, ma questo non può essere fatto dall’oggi al domani”, ha affermato ancora Peskov, le cui parole sono riportate dall’agenzia Interfax.

6 novembre, 11:14

Milei a Trump: "Puoi contare sull'Argentina"

Il Presidente argentino Javier Milei si è congratulato mercoledì con Donald Trump per quella che ha definito una “formidabile” vittoria elettorale.

“Sai che puoi contare sull’Argentina per portare a termine il tuo compito. Successo e benedizioni”, ha dichiarato su X.

6 novembre, 10:47

“E l’America va” – Riascolta l’edizione speciale di Modem

L’elezione più risicata della Storia, la campagna con il maggior numero di insulti o attacchi personali per ogni frase pronunciata, due candidati agli antipodi, un paese che rivendica la sua supremazia mondiale, una popolazione che guarda all’inflazione e al portamonete, qualche guerra in corso. In palio non c’è solo la poltrona di presidente.

Riascolta la puntata speciale di Modem di questa mattina, con inviati RSI negli USA, ospiti in studio, analisi e commenti.

1:32:15

E l’America va

Modem 06.11.2024, 08:30

  • Imago Images
6 novembre, 10:38

I democratici vincono in New Jersey

Un nuovo aggiornamento fornito dalla CNN indica che la vicepresidente Kamala Harris ha vinto in New Jersey, dove in palio c’erano 14 grandi elettori. Anche nel 2020 avevano vinto i democratici con Joe Biden.

6 novembre, 10:36

Spannaus: Trump è alla guida di "un paese a pezzi"

Il giornalista Andrew Spannaus commenta il discorso trionfale del sedicente vincitore Donald Trump, alla guida di ”un paese a pezzi”. A preoccupare l’analista è soprattutto la frammentazione culturale che attualmente sta attraversando gli Stati Uniti. Gli elettori, sostiene l’analista, “non guardano più alla sostanza dei problemi nazionali”, ma votano secondo la loro simpatia culturale; votano il partito che, a loro sentire, più condivide i loro principi e i loro valori.

04:41

L’analisi di Andrew Spannaus

RSI Info 06.11.2024, 10:33

6 novembre, 10:27

Da Madrid si congratula anche Sanchez

“Congratulazioni a Donald Trump per la sua vittoria e la sua elezione come 47esimo presidente degli Stati Uniti. Lavoreremo sulle nostre relazioni bilaterali strategiche e per una forte partnership transatlantica”. Lo ha scritto su X il premier spagnolo, Pedro Sánchez, in un messaggio in inglese.

6 novembre, 10:26

La sintesi del discorso della vittoria: VIDEO

La sintesi video del discorso della vittoria di Donald Trump: “Dio mi ha salvato la vita per fare tornare grande questo Paese!”

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La sintesi del discorso della vittoria di Trump: “Dio mi ha salvato la vita per far tornare grandi gli Stati Uniti”

RSI Info 06.11.2024, 10:25

6 novembre, 10:26

Congratulazioni a Trump anche da Olaf Scholz

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è congratulato con Donald Trump per la vittoria alle elezioni presidenziali statunitensi, affermando che i due Paesi continueranno a lavorare insieme a beneficio dei loro cittadini.

“La Germania e gli Stati Uniti hanno lavorato per lungo tempo con successo successo per promuovere la prosperità e la libertà su entrambe le sponde dell’Atlantico. Continueremo a farlo per il bene dei nostri cittadini”, ha dichiarato Scholz su X.

6 novembre, 10:23

Hamas: “Sostegno cieco degli USA a Israele deve finire”

Un funzionario di Hamas ha dichiarato mercoledì all’AFP, nell’ambito delle elezioni statunitensi, che il “sostegno cieco” degli Stati Uniti a Israele deve “finire”, dopo oltre un anno di guerra tra l’esercito israeliano e il movimento islamista palestinese nella Striscia di Gaza.

“Questo sostegno cieco all’entità sionista deve finire, perché va a scapito del futuro del nostro popolo e della sicurezza e stabilità della regione”, ha dichiarato Bassem Naïm, membro dell’ufficio politico di Hamas.

6 novembre, 09:57

Starmer si felicita per la "storica vittoria elettorale" di Donald Trump

Il premier britannico, Keir Starmer si è congratulato con Donald Trump per la sua “storica vittoria elettorale” nelle presidenziali Usa, sottolineando di “non veder l’ora di lavorare” con lui. “In quanto stretti alleati, siamo fianco a fianco in difesa dei nostri valori condivisi di libertà, democrazia e spirito imprenditoriale”, ha aggiunto il primo ministro laburista.

6 novembre, 09:54

Pechino rispetta la scelta del popolo americano, nella speranza di una "coesistenza pacifica"

“Continueremo ad affrontare e gestire le relazioni tra Cina e Stati Uniti sulla base dei principi del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione reciprocamente vantaggiosa”, ha dichiarato Mao Ning, portavoce del Ministero degli Esteri, durante un regolare briefing con la stampa.

Mao non ha commentato direttamente la possibilità di una rielezione di Trump. “Rispettiamo la scelta del popolo americano”, ha detto.

6 novembre, 09:50

Teheran impassibile: "Non importa chi è il presidente, i piani son già stabiliti"

“Non importa chi diventerà presidente degli Stati Uniti, perché i nostri piani sono già stati fatti”. Lo ha affermato la portavoce del governo iraniano, Fatemeh Mohajerani, come riferisce Isna, commentando le elezioni americane e riferendosi all’attuale tensione in Medio Oriente.

6 novembre, 09:48

Von der Leyen: "Lavoriamo insieme a un'agenda transatlantica forte"

Anche la presidente della Commissione europea si è unita al coro di congratulazioni per Donald Trump. Unione Europea e Stati Uniti “sono più che semplici alleati”, ha scritto Ursula von der Leyen su X, “il nostro partenariato unisce 800 milioni di cittadini: lavoriamo insieme a un’agenda transatlantica forte che continui a dare risultati per loro”.

6 novembre, 09:47

Harris vince in Minnesota

Con il conteggio dei voti che prosegue, la CNN indica che la vicepresidente democratica Kamala Harris ha conquistato il Minnesota e i suoi 10 grandi elettori. Già quattro anni fa lo Stato aveva votato Joe Biden.

6 novembre, 09:28

Zelensky: "Una vittoria impressionante"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si congratula con Donald Trump per la sua “impressionante” vittoria alle elezioni presidenziali americane. Lo afferma una nota della presidenza di Kiev. Zelensky si augura che la vittoria di Trump “aiuterà l’Ucraina ad ottenere una pace giusta”.

6 novembre, 09:25

Anche il segretario della NATO Rutte si congratula con Trump

“Mi sono appena congratulato con Donald Trump per la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti. La sua leadership sarà ancora una volta fondamentale per mantenere forte la nostra Alleanza. Non vedo l’ora di lavorare di nuovo con lui per promuovere la pace attraverso la forza della NATO”. Lo ha scritto su X il segretario generale della NATO Mark Rutte.

6 novembre, 09:25

Felicitazioni anche da Israele

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è congratulato con Donald Trump per il “più grande ritorno della storia”. La vittoria di Trump segna “una forte ripresa della grande alleanza” con Israele, afferma il premier israeliano.

6 novembre, 09:18

Giorgia Meloni si congratula con Donald Trump

La presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni si congratula con l’ex presidente Donald Trump, che si dà già per vincente.

Ricordando la vicinanza culturale e strategica delle due nazioni, la presidente ha augurato al sedicente omologo una buona presidenza.

6 novembre, 09:13

Trump lanciato verso la vittoria anche del voto popolare

A scrutinio ancora in corso, Donald Trump è proiettato a vincere anche il voto popolare, cosa che per un candidato presidenziale repubblicano non succedeva dal 2004, con George W. Bush.

Al momento Trump ha il 51% dei voti (68’754’633), contro il 47% di Kamala Harris (63’656’587), secondo il Guardian.

6 novembre, 09:10

Trump: "Dio mi ha risparmiato la vita per salvare il Paese"

Durante il suo discorso in cui ha rivendicato la vittoria, Donald Trump si è spinto anche in dichiarazioni dal sapore “messianico”, affermando che “Dio ha risparmiato la mia vita per un motivo, per salvare il nostro Paese”.

02:20

Trump chiamato da Dio

RSI Info 06.11.2024, 09:01

6 novembre, 09:04

Le congratulazioni a Trump da Macron e Nehammer

Il presidente francese Emmanuel Macron si è congratulato con Donald Trump, che ha rivendicato la sua vittoria vittoria alle elezioni presidenziali statunitens, e ha dichiarato di essere pronto a lavorare con lui.

Anche il cancelliere austriaco Karl Nehammer si è congratulato con Trump, affermando che “Gli Stati Uniti sono un importante partner strategico per l’Austria. Siamo ansiosi di espandere e rafforzare ulteriormente le nostre relazioni transatlantiche per affrontare con successo le sfide globali”, ha scritto Nehammer su X.

6 novembre, 08:56

Harris vince in Connecticut

Anche se ormai i giochi sembrano fatti a favore dei repubblicani, il conteggio dei voti prosegue in molti Stati e secondo la CNN la candidata democratica Kamala Harris ha vinto in Connecticut (7 grandi elettori). Già nel 2020 avevano vinto i democratici.

6 novembre, 08:55

JD Vance: “La più grande rimonta politica della storia degli USA”

Il candidato repubblicano alla vicepresidenza JD Vance, sul palco in Florida insieme a Donald Trump, ha ringraziato l’ex presidente per avergli permesso di unirsi alla sua campagna e per la “fiducia che ha riposto in me”.

“Penso che abbiamo appena assistito alla più grande rimonta politica nella storia degli Stati Uniti d’America”, ha detto Vance, anche se diversi Stati stanno ancora contando i voti. Ha poi promesso che ora lui e Trump “guideranno la più grande rimonta economica della storia americana”.

6 novembre, 08:46

I primi complimenti dall'Europa arrivano dal premier ungherese Orban

“Il più grande ritorno nella storia politica degli Stati Uniti! Congratulazioni al presidente Donald Trump per la sua enorme vittoria. Una vittoria necessaria per il mondo!”. Lo ha scritto su X il premier ungherese, Viktor Orban.

6 novembre, 08:44

Le prime parole di Trump che rivendica la vittoria: video

“Questa è una magnifica vittoria che ci consentirà di rendere l’America di nuovo grande. Questo è un movimento mai visto prima, questo è il più grande movimento della storia”. Lo ha detto Donald Trump nel suo discorso al Convention center di Palm Beach, dopo che Fox l’ha proiettato vincitore delle presidenziali. “Sistemeremo tutto”, ha aggiunto, citando come prima cosa il confine. Trump è salito sul palco con la famiglia al completo: ci sono Melania e tutti i figli, inclusa Ivanka e il marito Jared Kushner. Dal pubblico si è alzato il coro ‘Usa Usa’.

10:39

Donald Trump pronuncia il suo discorso della vittoria

RSI Info 06.11.2024, 08:40

6 novembre, 08:30

+++ Donald Trump: “Sarò presidente. È una vittoria politica mai vista” +++

Nonostante manchi l’ufficialità, durante un discorso ai suoi sostenitori al quartier generale del Palm Beach Convention Center Donald Trump ha rivendicato la vittoria alle elezioni presidenziali statunitensi: “Sarò il 47esimo presidente, la nostra è una vittoria politica mai vista”

6 novembre, 08:25

Donald Trump si prepara per il discorso della vittoria

Donald Trump si sta preparando per il suo discorso trionfale. Lo fa sapere suo figlio Eric con un post su X.

6 novembre, 08:20

La situazione negli swing States

6 novembre, 08:08

Anche la Pennsylvania va a Trump

Secondo le proiezioni della CNN, l’ex presidente Donald Trump vincerà lo Stato chiave della Pennsylvania. In Pennsylvania sono in gioco 19 grandi elettori, il maggior numero tra i sette Stati in bilico. Quattro anni fa qui avevano vinto i democratici di Joe Biden, originario dello Stato.

Le proiezioni vedono quindi ora Trump a un passo dal ritorno alla Casa Bianca con 266 grandi elettori conquistati sui 270 necessari all’elezione.

6 novembre, 07:53

Fox News dà vittorioso Donald Trump, più cauti altri media

USA: vittoria di Trump data per certa dalla rete conservatrice Fox News, più prudenti gli altri media. Fox dà per certi al candidato repubblicano i grandi elettori della Pennsylvania e Wisconsin, 29 in totale. Secondo le sue previsioni, Trump avrebbe quindi incassato gli ultimi seggi per superare i 270 necessari alla presidenza e starebbe a 277.

Molto più cauti gli altri media, che non hanno ancora comunicato l’esito elettorale dei due “swing States” decisivi.

6 novembre, 07:27

Arizona, vince il referendum a favore dell’aborto

Secondo i media statunitensi, un referendum a favore del diritto all’aborto, tenutosi in Arizona in concomitanza con le elezioni presidenziali americane, ha ottenuto un numero di voti sufficiente per vincere.

L’emendamento ripristina la possibilità di abortire fino a circa 24 settimane di gravidanza invece delle attuali 15. L’Arizona è uno Stato chiave per l’esito delle elezioni presidenziali e i Democratici sperano che il referendum abbia incoraggiato i loro elettori a recarsi a votare per la loro candidata Kamala Harris.

6 novembre, 07:21

Trump sempre saldamente in testa

Donald Trump è il chiaro favorito nella corsa per la Casa Bianca. Secondo i calcoli del New York Times, l’ex presidente repubblicano ha oltre il 90% di possibilità di vincere su Kamala Harris.

Il modello del Nyt stima l’esito della corsa in tempo reale sulla base dei dati dei sondaggi, dei voti scrutinati e di ciò che ci si aspetta dai voti rimanenti. E prefigura un risultato di 301 grandi elettori per il tycoon e 237 per la sua rivale democratica.

6 novembre, 07:17

Il primo ministro ungherese si congratula già con Donald Trump

Malgrado lo scrutino dei voti non sia ancora finito, il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orban, noto sostenitore dell’ex presidente Donald Trump, si congratula già con il repubblicano per quella che ha definito “una stupenda vittoria”. Lo ha reso noto Reuters.

6 novembre, 07:05

Chiusi i seggi anche in Alaska, ora resta solo l'attesa

Alle 7.00 ora Svizzera hanno chiuso anche gli ultimi seggi che restavano aperti, quelli dell’Alaska, Stato in cui sono in palio tre grandi elettori. Storicamente lo Stato più a nord degli USA è una roccaforte repubblicana.

6 novembre, 07:03

Harris vince in New Mexico

Stando alle proiezioni della CNN, la vicepresidente Kamala Harris ha vinto nello Stato del New Mexico, aggiudicandosi i cinque grandi elettori in palio. Già quattro anni fa il New Mexico aveva votato democratico.

6 novembre, 06:52

Kamala Harris in silenzio, parlerà solo domani

La vicepresidente Kamala Harris non si rivolgerà ai sostenitori stasera (la nostra mattina), ma dovrebbe parlare domani (la prossima notte in Svizzera). Lo ha dichiarato il co-presidente della sua campagna elettorale, mentre continuano ad arrivare i risultati delle elezioni in tutto il Paese.

Il suo annuncio arriva dopo che la CNN ha previsto che l’ex presidente Donald Trump vincerà due degli Stati chiave: North Carolina e Georgia. Richmond ha detto che la campagna continuerà a lottare “per assicurarsi che ogni voto sia contato. Che ogni voce si sia espressa”.

6 novembre, 06:47

Il team di Trump si sposta verso il centro congressi

Il team dell’ex presidente Donald Trump si sta trasferendo in pullman da Mar-a-Lago al convention center di Palm Beach, in Florida. Lo riferisce la CNN, citando una fonte interna.

L’arrivo al centro congressi è la prima tappa che porterà al discorso di Trump ai suoi sostenitori.

6 novembre, 06:40

La Georgia non è più in bilico: altri 16 grandi elettori a Donald Trump

Un altro “swing State”, la Georgia, assegna i suoi 16 grandi elettori al repubblicano Donald Trump, che si avvicina sempre di più alla soglia dei 270 seggi necessari per la vittoria: sta a 246, secondo le proiezioni della CNN.

La Georgia è il primo degli Stati in bilico scippato ai democratici. Nel 2016, Trump aveva perso con Hillary Clinton per circa 5 punti percentuali, nel 2020 Joe Biden lo aveva battuto per soli 11’779 voti, quelli che è accusato di aver chiesto al segretario di stato della Georgia per ribaltare il voto.

6 novembre, 06:30

Nancy Pelosi rieletta alla Camera

La democratica Nancy Pelosi è stata rieletta alla Camera per rappresentare la California, secondo le proiezioni dell’Associated Press. Pelosi, 84 anni e la prima donna speaker della Camera, è stata eletta per la prima volta nel 1987.

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Nancy Pelosi, classe 1940

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6 novembre, 06:21

La sorpresa del professore Mario Del Pero: "Non mi aspettavo questa rapidità"

Mario Del Pero, professore di storia internazionale e storia degli Stati Uniti all’università SciencesPo di Parigi, non nasconde la propria sorpresa di fronte alla rapidità e all’incisività con cui si sta consumando questa notte elettorale negli Stati Uniti.

“Le dimensioni della vittoria, i risultati che ci stanno arrivando, il successo più generale dei candidati repubblicani, mi sorprendono in una certa misura”, ha detto.

05:06

Le considerazioni del professore Mario Del Pero

RSI Info 06.11.2024, 06:19

6 novembre, 06:17

Il Senato è a maggioranza repubblicano

I repubblicani si sono assicurati la maggioranza al Senato nelle elezioni congressuali statunitensi. Lo hanno riferito l’agenzia di stampa AP e il canale Fox News sulla base dei sondaggi degli elettori e dei primi conteggi dei voti. Finora i democratici avevano una maggioranza risicata (51 a 49). Anche la CNN ha in seguito confermato la previsione.

6 novembre, 06:07

La Virginia a Kamala Harris

La candidata democratica Kamala Harris, secondo la CNN, ha vinto in Virginia, conquistando come previsto i 13 grandi elettori dello Stato. Già quattro anni fa qui aveva vinto Joe Biden.

6 novembre, 06:07

Harris si prende le Hawaii

Senza sorprese l’esito elettorale alle Hawaii, che consegnano i loro quattro grandi elettori alla democratica Kamela Harris, secondo le proiezioni della CNN.

Le isole sono un feudo democratico da quando sono diventati uno Stato americano nel 1960; hanno votato per i repubblicani solo due volte nella loro storia, nel 1972 per Nixon e nel 1984 per Reagan.


I seggi restano ora aperti solo in Alaska.

6 novembre, 06:06

Ocasio Cortez rieletta a New York

La deputata Alexandria Ocasio Cortez, astro nascente dei democratici, è stata rieletta a New York per il Congresso, secondo le proiezioni dei media americani. Per AOC, così come è conosciuta, si tratta del quarto mandato.

6 novembre, 06:01

In Nebraska tre grandi elettori a Trump

Trump, secondo la CNN, ha conquistato tre dei cinque grandi elettori dello Stato del Nebraska. In questo Stato due grandi elettori vanno al vincitore globale del voto, mentre gli altri tre sono assegnati ai vincitori del voto popolare nei tre distretti dello Stato.

6 novembre, 05:54

Kamala Harris si prende lo Stato di Washington

Secondo la CNN, la vicepresidente Kamala Harris vince nello Stato di Washington, conquistato dai democratici già quattro anni fa. A Harris vanno i 12 grandi elettori.

6 novembre, 05:44

La CNN chiama il primo Stato in bilico per Trump, il North Carolina

La CNN ha attribuito il primo Stato in bilico all’ex presidente Donald Trump. Secondo il media statunitense il repubblicano conquista così i 16 grandi elettori che quattro anni fa erano andati a Joe Biden.

6 novembre, 05:25

Trump avanti in tutti gli Stati in bilico

Donald Trump è in vantaggio in tutti gli Stati in bilico dove al momento è in corso lo scrutinio dei voti.

L’ex presidente, secondo i dati dell’Ap riferiti dal New York Times, è avanti in Pennsylvania (51%-48% col 72% dello spoglio), Michigan (52-47 col 30% dello spoglio), Wisconsin (51-48 al 63% dello spoglio), Georgia (51-48 col 93% dello spoglio), North Carolina (51-48 all’88% dello spoglio) e Arizona (49,7-49,5 al 53% dello spoglio). Mancano i dati dell’ultimo Stato in bilico, il Nevada. Trump appare quindi avviato verso la rielezione alla Casa Bianca.

6 novembre, 05:22

Senato: i repubblicani conquistano un seggio anche in Ohio

Stando a diversi media, i repubblicani avrebbero sottratto ai democratici un terzo seggio al Senato, rafforzando così quella che si profila come una nuova maggioranza “rossa” in questo ramo del Parlamento. In Ohio Bernie Moreno avrebbe infatti sconfitto il democratico Sherrod Brown.




6 novembre, 05:07

Chiudono i seggi in altri quattro Stati ad ovest: California e Oregon ai democratici, Idaho a Trump

Alle 5.00 ora svizzera, hanno chiuso i seggi di altri quattro Stati ad ovest degli Stati Uniti, tra cui la popolosa California, Oregon, Washington e Idaho. Le urne restano ora aperte solo ancora alle Hawaii e in Alaska.

Secondo la CNN, California e Oregon vanno come previsto a favore dei democratici e di Kamala Harris, mentre l’Idaho va a Trump. Ancora nessuna indicazione per lo Stato di Washington. Sempre la CNN attribuisce fin qui 22 Stati a Donald Trump e 9 a Kamala Harris oltre al Distretto di Columbia.

6 novembre, 04:57

Vola il bitcoin, sale anche il dollaro

Il vantaggio di Donald Trump nella corsa presidenziale sta spingendo il valore del Bitcoin che ha toccato i 75’000 dollari, facendo segnare un’impennata dell’8%.

Anche il dollaro e i future sui listini di Wall Street avanzano con le urne che chiudono negli Stati Uniti e la corsa in testa di Donald Trump. I future sullo S&P 500 salgono dell’1%, mentre il dollaro guadagna i massimi dallo scorso luglio.

6 novembre, 04:48

Musk chiama la vittoria di Trump: "Game, set and match"

Utilizzando il gergo tennistico, il magnate tecnologico Elon Musk, schierato da tempo e con forza con Donald Trump, ha chiamato la vittoria del proprio candidato con uno stringato post sul suo social X proclamando “Game, set and match”

6 novembre, 04:47

Donald Trump vince Iowa e Kansas

La CNN ha attribuito a Donald Trump il successo anche in Kansas, ed era scontato, e in Iowa. Quest’ultimo era uno Stato considerato “rosso” fino a qualche settimana prima del voto, ma un ultimo sondaggio del Des Moines Register, il principale quotidiano locale, aveva dato sorprendentemente in vantaggio Kamala Harris grazie alla spinta del voto delle donne. Una spinta che evidentemente non è bastata.

6 novembre, 04:43

Barometro del New York Times: Trump sempre più favorito

Il barometro del New York Times, basato su Stati assegnati, voti già conteggiati e previsioni, vede sempre più in vantaggio il candidato repubblicano: alle 4.40 ora svizzera, le possibilità di vittoria di Donald Trump sono salite all’88%. Il giornale stima che il magnate conquisterà 297 grandi elettori contro i 241 di Kamala Harris. Per vincere ne bastano 270.

6 novembre, 04:27

Donald Trump vince in Ohio

Donald Trump ha conquistato i 17 grandi elettori dell’Ohio, un tempo Stato considerato in bilico e decisivo per le elezioni presidenziali, ma ora “rosso”. Sale così a 195 grandi elettori

6 novembre, 04:25

Il Senato verso una maggioranza repubblicana

I repubblicani sembrano sul punto di conquistare la maggioranza al Senato: diversi media preannunciano la vittoria di Tim Sheehy sul democratico John Tester in Montana. Il Grand Old Party avrebbe a questo punto un guadagno netto di due poltrone.

6 novembre, 04:19

Colorado a Harris, Mississippi a Trump

La CNN ha preannunciato il vincitore in altri due Stati: il Colorado con i suoi 10 elettori va a Kamala Harris, il Mississippi con 6 a Donald Trump. Si tratta, di nuovo, di risultati come da copione.

6 novembre, 04:17

Sarah McBride prima transgender al Congresso


La democratica del Delaware Sarah McBride ha conquistato il solo seggio del Delaware alla Camera dei rappresentanti (che era già “blu”), diventando la prima persona apertamente transgender eletta al Congresso di Washington.

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Sarah McBride

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6 novembre, 04:05

Chiusi i seggi in tre Stati, il Montana e lo Utah a Trump

Alle 4.00 ora svizzera si è finito di votare in Montana, Utah e Nevada. I primi due sono subito attribuiti a Donald Trump, come ampiamente preventivato. Il terzo è uno dei sette “swing States” che dovrebbero determinare l’esito dell’elezione.

6 novembre, 03:55

Donald Trump vince la Louisiana

La CNN attribuisce la Louisiana, che vale otto grandi elettori, a Donald Trump. Il magnate repubblicano si porta a 162. Pure questo era un risultato atteso.

6 novembre, 03:48

New York è di Kamala Harris

Come ampiamente previsto, Kamala Harris si è aggiudicata secondo le proiezioni della CNN i 28 grandi elettori dello Stato di New York. Sale a 81, contro i 153 di Donald Trump.

6 novembre, 03:40

La Florida non amplia il diritto all'aborto

In diversi Stati si votava questo martedì anche su proposte legate al diritto all’aborto. In particolare in Florida, dove è fallito il tentativo di estenderlo dalle attuali sei settimane fino al punto di viabilità fetale, che si situa attorno alle 24 settimane di gravidanza. La proposta, combattuta dal governatore repubblicano Ron De Santis, non ha raggiunto il 60% di consensi necessari. Gli elettori della Florida hanno anche respinto la legalizzazione della marijuana per uso ricreativo.

6 novembre, 03:33

Il barometro del New York Times vede Trump favorito

A questo punto dello scrutinio, Donald Trump ha il 67% di chance di vincere, contro il 33% di Kamala Harris. Lo prevede il modello del New York Times, che stima l’esito della corsa in tempo reale sulla base dei dati dei sondaggi, dei voti finora scrutinati e di ciò che ci si aspetta dai voti rimanenti. La stima del collegio elettorale è 286 grandi elettori per il tycoon, 252 per la sua rivale, che avrebbe la magra consolazione di vincere il voto popolare dello 0,4%.

6 novembre, 03:26

Illinois e Rhode Island per Kamala Harris

L’attuale vicepresidente Kamala Harris ha vinto l’elezione in Illinois e Rhode Island, secondo le proiezioni della CNN. Come per tutti gli Stati già attribuiti in precedenza, si tratta di risultati attesi. Nessuna chiamata ancora per i cosiddetti “swing States”.

6 novembre, 03:14

Kamala Harris si aggiudica il Delaware

Nel Delaware, dove i seggi hanno chiuso alle 2.00 ora svizzera, si impone Kamala Harris aggiudicandosi i tre grandi elettori in palio.

6 novembre, 03:04

Altri quattro Stati per Trump

Le proiezioni della CNN attribuiscono altri quattro Stati a Donald Trump, che sale a 154 grandi elettori assicurati contro i 27 della rivale Kamala Harris. Si colorano di rosso Wyoming, Texas, North Dakota e South Dakota.

6 novembre, 03:03

Chiusi i seggi in un'altra quindicina di Stati

Sono terminate alle 3.00 ora svizzera le operazioni di voto in una quindicina di Stati, fra i quali tre importanti “swing States”, ovvero Arizona, Wisconsin e Michigan.

6 novembre, 02:59

Nel Delaware una senatrice afroamericana

Per la prima volta il Delaware sarà rappresentato a Washington da una senatrice afroamericana, la terza della storia dell’intero Paese. Lisa Blunt Rochester, democratica, ha sconfitto il repubblicano Eric Hansen.

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Lisa Blunt Rochester

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6 novembre, 02:52

Due democratici eletti governatori

Nella corsa alle poltrone di governatore si preannunciano i primi due risultati e sono vittorie democratiche: quella di Matt Meyer nel Delaware (dove nessun repubblicano ha vinto dal 1988) e quella di Josh Stein in North Carolina, dove ha battuto il controverso Mark Robinson, la cui campagna è implosa dopo una serie di dichiarazioni razziste e omofobe. Anche qui per i democratici si tratta di una riconferma.

6 novembre, 02:32

L'Arkansas e il South Carolina sono di Donald Trump

Alle 2.30 si sono chiuse le operazioni di voto nell’Arkansas, Stato solidamente “rosso” che CNN con le sue prime proiezioni ha subito attribuito a Donald Trump. Al repubblicano anche il South Carolina.

6 novembre, 02:07

Proiezioni CNN: attribuiti altri Stati

La CNN attribuisce a Donald Trump Tennessee, Missouri, Oklahoma, Alabama e Florida. Kamala Harris si aggiudica Maryland, Massachusetts e Distretto di Columbia. quello della capitale Washington.

6 novembre, 02:02

Chiusi i seggi in altri 16 Stati, fra i quali la Pennsylvania

Si sono chiusi alle 02.00 ora svizzera i seggi in Alabama, Connecticut, Delaware, Florida, Illinois, Maine, Maryland, Massachusetts, Mississippi, Missouri, New Hampshire, New Jersey, Oklahoma, Rhode Island, Tennessee e soprattutto la cruciale Pennsylvania. Operazioni di voto concluse anche nel distretto di Columbia, quello della capitale Washington.

6 novembre, 01:56

La corsa al Senato e alla Camera dei rappresentanti




6 novembre, 01:49

Primi dati per il Congresso, i repubblicani conquistano un seggio al Senato


Parallelamente allo spoglio dei voti per le presidenziali, è in corso anche quello per i due rami del Congresso. Già preannunciate dai media diverse riconferme, fra le quali quella dell’ex candidato democratico alla presidenza Bernie Sanders nel Vermont. Una poltrona cambia padrone: i repubblicani conquistano un seggio in Senato con la vittoria di Jim Justice in West Virginia. Justice ha battuto il democratico Glenn Elliott in una corsa dove i conservatori erano favoriti dopo il ritiro dell’indipendente Joe Manchin.

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Il governatore del West Virginia Jim Justice conquista un seggio al Senato per i repubblicani

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6 novembre, 01:36

Seggi chiusi in altri tre Stati, il West Virginia a Trump

Alla 1.30 ora svizzera si sono chiusi i seggi in altri tre Stati, ovvero North Carolina (uno “swing State”), Ohio e West Virginia. Quest’ultimo verrà vinto da Donald Trump, annuncia la CNN.

6 novembre, 01:12

Georgia "too early to call"

La CNN attribuisce Kentucky e Indiana a Donald Trump, il Vermont a Kamala Harris. Si tratta di risultati attesi, gli Stati in questione sono roccaforti repubblicane (i primi due) e democratica (il terzo). La Georgia, il primo Stato in bilico dove si sono chiusi i seggi, è invece definita “too early to call”: è troppo presto per dire chi se la aggiudicherà, i due candidati sono testa a testa.

6 novembre, 01:02

Chiudono i seggi nei primi sei Stati

Alla 1.00 ora svizzera si sono concluse le operazioni di voto nei primi sei Stati: Indiana, Kentucky (ma in parte di questi due si votava solo fino alla mezzanotte elvetica), South Carolina, Virginia, Vermont e soprattutto Georgia, uno dei sette Stati in bilico.

6 novembre, 00:59

L'invito a votare dei quattro astronauti

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Anche Butch Wilmore, Suni Williams, Nick Hague e Don Pettit, i quattro astronauti statunitensi attualmente sulla Stazione spaziale internazionale, hanno invitato i connazionali a recarsi alle urne

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Anche Butch Wilmore, Suni Williams, Nick Hague e Don Pettit, i quattro astronauti statunitensi attualmente sulla Stazione spaziale internazionale, hanno invitato i connazionali a recarsi alle urne

6 novembre, 00:51

Inizia la diretta televisiva su RSI La1

Su La1 è partita in questo momento la diretta televisiva della notte elettorale statunitense, condotta da Alessia Caldelari, Francesca Mandelli, Alessandra Spataro ed Emiliano Bos, con ospiti in studio. La potete seguire anche in streaming su rsi.ch.

6 novembre, 00:09

A Dixville Notch è finita in parità

La decennale tradizione (rispettata dal 1960) che vede gli elettori della piccola comunità di Dixville Notch, nel New Hampshire, votare per primi per le presidenziali alla mezzanotte locale, è stata rispettata anche quest’anno. Kamala Harris e Donald Trump hanno ricevuto tre voti ciascuno.

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Dixville Notch tradizionalmente vota per prima dal 1960

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5 novembre, 23:48

Trump: "Notizie di brogli a Philadelphia"

Poco prima della chiusura dei primi seggi, alla mezzanotte svizzera in alcune parti di due Stati (Indiana e Kentucky), Donald Trump in un messaggio sul suo social “Truth” denuncia “voci di massicci brogli a Philadelphia” e invita le autorità a intervenire. La polizia della principale città della Pennsylvania - che lo ricordiamo è il più importante degli Stati in bilico - afferma però di non essere a conoscenza di alcun problema.

In seguito il magnate ha rincarato la dose, denunciando manipolazioni anche in Michigan, a Detroit. Il Michigan è un altro degli “swing States” decisivi.

5 novembre, 23:29

Sondaggio CNN: democrazia prima preoccupazione

Con il 35% delle risposte, è la democrazia la questione più importante per gli americani, secondo un exit poll della CNN, che ha intervistato un campione di elettori all’uscita dai seggi. Seguono l’economia al 31%, l’aborto al 14%, mentre l’immigrazione è solo al quarto posto con l’11%. La politica estera ultima col 4%.

Ci sono però forti differenze fra gli elettori favorevoli a Kamala Harris (quasi 6 su 10 mettono la democrazia al primo posto, segue l’aborto con il 20%) e quelli per Donald Trump (circa la metà mette l’economia in testa, l’immigrazione figura al secondo posto).

5 novembre, 23:16

Spesa record dei candidati

I candidati alle elezioni statunitensi - quelle presidenziali ma anche quelle per il rinnovo della Camera e (parziale) del Senato - hanno racimolato e speso 15,9 miliardi di dollari per la loro campagna, secondo l’organizzazione Open Secrets. Si tratta di una cifra da record, superato il primato di 15,1 miliardi stabilito nel 2020, mentre nel 2016 si era arrivati “appena” a 6,5. Se si guarda solo alla corsa alla Casa Bianca, Kamala Harris ha superato il miliardo e il 40% di quella cifra arriva da piccoli donatori. Donald Trump ha raccolto 382 milioni, il 28% dei quali giunti da piccoli donatori.

5 novembre, 21:38

Falsi allarmi bomba, accuse alla Russia

L’FBI accusa la Russia per falsi allarmi bomba giunti per e-mail in uffici elettorali di tre Stati in bilico, Georgia, Michigan e Wisconsin. Nella sola contea di Fulton, in Georgia, se ne sono contati una ventina e - anche se nessuna delle minacce è stata giudicata credibile - in due occasioni il seggio interessato è stato chiuso per una trentina di minuti.

5 novembre, 21:35

Arrestato un uomo al Campidoglio

La polizia ha annunciato l’arresto al Campidoglio di un uomo che è stato notato ai controlli di sicurezza perché puzzava di benzina e aveva con sé una pistola di segnalazione. Nel centro visitatori della sede del Congresso, dove si trovano le aule del Senato e della Camera, le visite guidate sono state temporaneamente sospese.

5 novembre, 20:25

Pennsylvania, seggi aperti più a lungo in una contea favorevole a Trump

Un tribunale della contea di Cambria, in Pennsylvania, ha accettato la richiesta della commissione elettorale locale, di prorogare di due ore (fino alle 4.00 ora svizzera) l’apertura dei seggi. Questo a causa di un problema di software alle macchine elettorali, che non ha permesso a molti elettori di registrare la propria preferenza e li ha costretti ad attendere. La contea in questione nel 2020 aveva votato nella misura del 70% per Donald Trump. La Pennsylvania, dove i seggi chiudono altrimenti alle 2.00 del mattino (le 20.00 locali), con 19 grandi elettori è il più grande e ambito dei sette “swing States” dove dovrebbe decidersi l’elezione.

5 novembre, 18:48

Trump: "Se riterrò le elezioni giuste, ammetterò la sconfitta"

Nonostante si sia detto “fiducioso” per la sua vittoria alle presidenziali USA, Donald Trump ha affermato che, in caso di sconfitta, ammetterà di aver perso. Questo se riterrà che le elezioni siano state giuste e “per ora sembra che lo siano”, ha affermato l’ex presidente.

5 novembre, 18:04

Kamala Harris: "Andate a votare!"

La candidata democratica Kamala Harris ha esortato martedì gli statunitensi a “uscire e votare” in questo cruciale giorno di elezioni presidenziali. Lo ha fatto durante una trasmissione su una radio locale in Georgia, uno Stato chiave.

“Incoraggio tutti ad andare a votare”, ha detto la vicepresidente, sfidante di Donald Trump. Ha aggiunto che questa elezione è un “punto di inflessione”, sottolineando le due “visioni molto diverse del futuro della nazione” che vengono offerte.

5 novembre, 18:02

Ecco cosa sono gli "Swing States"

Si sente dire che a decidere l’elezione saranno gli “Swing States”, ma di cosa si tratta? La nostra scheda:

01:23

Ecco spiegato il ruolo chiave degli swing states

RSI Info 28.10.2024, 14:52

5 novembre, 17:59

Trump: "Sono fiducioso"; "non voglio violenza"

“Mi sento fiducioso, questa è stata la nostra migliore campagna, so che stiamo andando bene”. Lo ha detto Donald Trump al seggio di West Palm Beach insieme alla moglie Melania.

“Non voglio alcun tipo di violenza”, ha aggiunto, “penso che avremo una grande vittoria. Abbiamo un significativo vantaggio”.

5 novembre, 17:54

Il bilancio di Joe Biden alla Casa Bianca

Come sarà ricordata nei libri di storia la presidenza di Joe Biden? Quali sono stati i principali successi ma anche i fallimenti più significativi dei suoi quattro anni alla Casa Bianca? Ecco la scheda curata dal nostro corrispondente negli Stati Uniti Andrea Vosti:

06:17

Il bilancio della presidenza di Joe Biden

SEIDISERA 05.11.2024, 18:00

  • Keystone
5 novembre, 17:51

Si chiude la campagna più folle di sempre

Tra un presidente in carica che si ritira dalla corsa e un ex presidente ora candidato che accusa gli stranieri di mangiare cani e gatti, un attentato e vari altri colpi di scena, questa è stata una delle campagne presidenziali, se non la campagna presidenziale, più folli di sempre. Ecco il riassunto.

01:22

USA, la campagna per le presidenziali più folle di sempre?

RSI Info 04.11.2024, 19:20

5 novembre, 17:51

Il ritratto dei due candidati

Trump o Harris? Ecco il ritratto dei due candidati nel servizio del nostro Telegiornale.

07:06

Elezioni USA: i ritratti di Harris e Trump

Telegiornale 03.11.2024, 20:00

5 novembre, 17:50

Harris su X: “È il momento di far sentire la nostra voce”

Nel suo primo post su X da quando sono state aperte le prime urne, Kamala Harris ha scritto: “America, questo è il momento di far sentire la nostra voce”. Trump non ha invece ancora postato nulla da quando si sono aperti i seggi ma un’ora dopo la conclusione del suo ultimo comizio elettorale nel Michigan ha dichiarato sulla sua piattaforma Truth Social: “È ora di uscire e votare, così insieme possiamo rendere l’America di nuovo grande!!!”.

5 novembre, 17:50

Al via il voto negli USA, i primi risultati nella notte

Dopo gli ultimi colpi senza fair play dei comizi finali, si sono aperte alle 05.00 ora locale (le 11.00 in Svizzera) in alcuni seggi della costa est i primi seggi elettorali che danno il via alla lunga giornata di voto negli Stati Uniti attraverso sei fusi orari. I primi locali di voto a chiudere saranno quelli di parte dell’Indiana e del Kentucky quando in Svizzera saranno le 24. Gli ultimi saranno invece quelli di parte delle isole Aleutine appartenenti all’Alaska (in Svizzera saranno già le 7 di mercoledì).

Dall’Atlantico al Pacifico, i cittadini americani sceglieranno chi tra Kamala Harris e Donald Trump andrà alla Casa Bianca con i sondaggi che li danno testa a testa in sette Stati chiave (Pennsylvania, Nevada, Wisconsin, Georgia, North Carolina, Michigan, Arizona).

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