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"Si combatte ancora all'Azovstal"

Il presidente ucraino Zelensky ha detto che "tutti i civili sono stati portati via dall'acciaieria, ora tocca ai feriti, al personale medico e ai soldati"

  • 8 maggio 2022, 11:31
  • 20 novembre, 15:58
01:07

Notiziario 08.00 dell'8.05.2022 La corrispondenza di Paola Nurnberg

RSI Info 08.05.2022, 10:57

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Di: ATS/ANSA/AFP/Swing 

Con sempre meno munizioni e cibo, gli ultimi combattenti ucraini rimasti nell'acciaieria Azovstal a Mariupol stanno ancora combattendo l'esercito russo anche oggi, domenica. Stando a fonti ucraine tutti i civili, circa 300, che si erano rifugiati nei locali della fabbrica sono stati completamente sfollati.

"Ora dobbiamo occuparci di una seconda fase che prevede che i feriti e il personale medico lascino l'acciaieria" ha detto dal canto suo il presidente ucraino Volodimyr Zelenski. E ovviamente, ha aggiunto "ci occuperemo anche dei nostri militari che difendono Mariupol". Molti soldati sarebbero in gravi condizioni "gravemente feriti e senza medicinali", ha aggiunto Yevgenia Tytarenko, un'infermiera militare, il cui marito, infermiere e membro del reggimento Azov, è ancora nella fabbrica.

Nel frattempo, secondo fonti locali ucraine riprese dal Kiev Indipendent, le sirene d'allarme antiaeree hanno risuonato domenica mattina in quasi tutte le regioni del Paese.

Sul terreno

L'esercito russo, che sta avanzando in direzione di Lyman, avrebbe conquistato la periferia settentrionale di Shandrygolov, nella regione di Donetsk. Lo rende noto lo Stato Maggiore di Kiev nel suo report citato dai media ucraini. Nella direzione di Mariupol - indica il rapporto - le unità di Mosca oltre che continuare a bloccare i combattenti ucraini vicino allo stabilimento dell'Azovstal, starebbero proseguono l'assalto con il supporto dell'artiglieria e del fuoco dei carri armati. Nel quadrante di Slobozhansky, nel nord- est, i russi stanno cercando di bloccare l'avanzata delle truppe ucraine verso il confine a nord e nord-est di Kharkiv.

Sessanta dispersi dopo il bombardamento di una scuola

Sessanta persone sono date per disperse dopo che una scuola dove si stavano rifugiando è stata bombardata sabato sera, nella regione di Lugansk, nell'Ucraina orientale, ha detto, oggi domenica, il governatore regionale Sergei Gaidai. Il villaggio di "Bilogorivka è stato colpito da un attacco aereo. Le bombe hanno centrato la scuola e purtroppo l'edificio è andato completamente distrutto", ha detto il governatore sul suo account Telegram. "C'erano 90 persone in totale. 27 sono stati salvati", ha aggiunto. Gaidai ha pure precisato che "le 60 persone date per disperse che erano nella scuola sono molto probabilmente morte". Durante la notte "non è infatti stato possibile operare per i servizi di emergenza soprattutto a causa degli scioperi e per il fatto che se la zona fosse stata illuminata, avrebbe attirato altri bombardamenti". I lavori di ricerca sono quindi ripresi solo nella mattinata odierna.

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