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Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa neo eletto europarlamentare: "Abbiamo preso loro tutto e gratis. L'accoglienza è un dovere"

  • 4 giugno 2019, 14:52
  • 22 novembre, 22:01
16:20

60 minuti del 3 giugno 2019 - L'intervista a Pietro Bartolo

RSI 04.06.2019, 14:48

  • reuters pictures

"L'Africa è il continente più ricco del mondo, dove vive la gente più povera del mondo... se oggi queste persone vogliono lasciare i loro paesi, la responsabilità è nostra (come europei, statunitensi, russi, cinesi)... abbiamo portato guerre, li abbiamo colonizzati, derubati... abbiamo scambiato quel continente per un supermercato dove prendere tutto, e pure gratis". Così, intervistato a 60 minuti lunedì sera, Pietro Bartolo, neo parlamentare europeo, eletto nelle file del Partito Democratico italiano, ma conosciuto soprattutto per essere il medico di Lampedusa, immortalato nel suo ruolo anche in "Fuocoammare", di Gianfranco Rosi, premiato come miglior documentario agli European Film Award. Fuocoammare

In un momento nel quale, dopo le elezioni europee, l'UE si ritrova con i partiti sovranisti e nazionalisti in crescita, Bartolo si appella a una visione diversa: quella dell'accoglienza e della solidarietà. "È per questo che sono entrato in politica", sottolinea.

"Voglio che il Mare nostrum torni ad essere un ponte, non un cimitero... che l'Europa rimetta le persone al centro e rispetti i diritti umani".

04:16

Il reportage da Lampedusa

Telegiornale 22.05.2019, 22:00

Bartolo ricorda poi, con commozione, il 3 ottobre del 2013, il naufragio e la morte di 368 migranti. Moltissimi erano bambini. "Le mamme li avevano vestiti a festa... le treccine, le scarpette, i vestitini colorati... come per dire: "Vedete, i nostri bambini sono come i vostri... non sono diversi... desiderano solo vivere una vita normale, una vita dignitosa".

L'accoglienza, per noi, per tutti, è un dovere.

M. Ang.

L'intervista completa nel video in apertura.

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