La registrazione con il colloquio dello scorso 7 marzo tra il presidente Michel Temer e l'imprenditore Joesley Batista che ha sollevato lo scandalo sul pagamento di una tangente all'ex presidente della Camera dei deputati, Eduardo Cunha è di dominio pubblico.
Anche se a tratti non è facile seguire con precisione il contenuto del colloquio, media e analisti locali confermano che a parlare con Batista è Temer. Una delle frasi della conversazione, viene precisato, compromette in effetti il presidente.
Per la seconda notte consecutiva in diverse città del paese, tra le quali San Paolo, Brasile, Recife e Rio de Janeiro, ci sono stati cortei e proteste anti-Temer. Migliaia di persone hanno chiesto le dimissioni del capo dello Stato, il quale qualche ora prima aveva detto in una dichiarazione alla stampa di non avere, invece, alcuna intenzione di lasciare la presidenza. Alle proteste hanno preso parte sostenitori del Partito dei Lavoratori fondato dall'ex presidente Ignacio Lula da Silva ma anche gruppi conservatori fino ad ora pro-Temer.
ATS/ANSA/AFP/Swing
Dal TG12.30: