La fase di soccorso sta per chiudersi una settimana dopo il devastante sisma che ha colpito Turchia e Siria, con il bilancio ufficiale che ha superato i 35'000 morti. La priorità, ha sottolineato il responsabile dell’ONU per l’aiuto umanitario, a breve sarà quella di assicurare assistenza medica, cibo, alloggio e sostegno psicologico a chi è sopravvissuto al sisma.
Lunedì una bambina di 6 anni e un 70enne sono state estratte vive dalle macerie, ma le speranze di trovare altri sopravvissuti si fanno sempre più tenui.
I soccorritori svizzeri hanno interrotto le ricerche domenica, mentre sul terreno sono già presenti 12 specialisti di aiuto umanitario che lavorano per aiutare gli sfollati.
In Turchia prosegue anche il lavoro degli inquirenti, con almeno 131 persone sotto inchiesta per la loro presunta responsabilità nella costruzione di edifici che non hanno resistito alle scosse.
Catena della solidarietà
La popolazione svizzera ha già fatto prova di una grande solidarietà con le vittime: in una settimana la Catena della Solidarietà ha ricevuto donazioni per oltre 16 milioni di franchi.
Terremoto in Tuchia e Siria, 33mila morti
Telegiornale 12.02.2023, 21:00