Monta la protesta contro il razzismo negli Stati Uniti, dopo le violenze scoppiate sabato a Charlottesville, dove una donna è stata uccisa dall'auto di un estremista di destra lanciatosi sulla folla. Martedì sera centinaia di manifestanti si sono nuovamente radunati sotto le finestre della residenza di Donald Trump, a New York.
Aspramente criticato per avere reagito in ritardo e senza condannare subito in modo chiaro i suprematisti bianchi, il presidente americano spiega di avere voluto evitare dichiarazioni affrettate e imprecise. Il Capo della Casa Bianca ha poi fatto parzialmente marcia indietro: precisando di attribuire a entrambe le parti la responsabilità degli scontri, ha fomentato le contestazioni e innescato nuove polemiche provenienti anche dal fronte del suo partito repubblicano.
AFP/Trem