Donald Trump trema. L'ex presidente si avvia a essere incriminato per la terza volta dall'inizio dell'anno. Dopo le accuse per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels e quelle per le carte segrete a Mar-a-Lago, sull'ex presidente potrebbero abbattersi a breve quelle ancora più gravi per l'assalto al Congresso del 6 gennaio.
Mentre il gran giurì è riunito, i legali di Trump - Todd Blanche e il nuovo assunto John Lauro - hanno incontrato il procuratore speciale Jack Smith nel tentativo di convincerlo a ritardare l'incriminazione. Secondo gli avvocati dell'ex presidente degli Stati Uniti, un'accusa formale ora sarebbe inopportuna visto il momento politico: Trump è infatti il front runner repubblicano nella corsa alla Casa Bianca e fra solo un mese si terrà il primo dibattito fra gli aspiranti conservatori al 2024.
L'incontro è stato "costruttivo. Hanno spiegato nel dettaglio che non ho fatto nulla di sbagliato, che sono stato consigliato da molti legali e che una mia incriminazione distruggerebbe ulteriormente il Paese", ha riferito Trump sul suo social Truth.
Nuove prove contro Trump
Telegiornale 27.06.2023, 20:00