L’analisi

Ucraina e la questione reclutamenti

A Kiev i vertici militari e politici hanno bisogno di uomini da destinare alla guerra, circa mezzo milione; il Parlamento sta discutendo le regole per la nuova legge

  • 10 gennaio, 06:32
  • 10 gennaio, 10:04
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Nel cratere del missile

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Di: Stefano Grazioli 

Se il nuovo anno si è aperto in Ucraina come si era chiuso lo scorso, con i costanti attacchi russi dal cielo e il fronte nel Donbass sotto pressione crescente davanti alle truppe del Cremlino, a Kiev i vertici politici e militari si trovano di fronte alla questione della prossima mobilitazione, con la necessità di arruolare fino a mezzo milione di uomini: questa è la cifra in discussione nel contesto di una guerra di logoramento nella quale la disponibilità delle risorse è essenziale sia per chi attacca che per chi si difende. Sui numeri dei soldati impegnati da Russia e Ucraina non ci sono cifre esatte, come non ci sono sulle vittime del conflitto dal suo inizio, ma le stime, a loro volta con forbici molto ampie, indicano che dal 21 febbraio del 2022 i russi abbiano lasciato sul campo tra 100’000 e 300’000 uomini, altrettanti gli ucraini, e al momento siano impegnati su ogni versante oltre mezzo milione di soldati.

La riduzione progressiva

A quasi due anni dall’inizio dell’invasione, la Russia controlla circa un quinto del territorio ucraino, Crimea compresa, e le forze di Kiev, dopo il fallimento della controffensiva annunciata per l’estate del 2023, non paiono in grado di poter raggiungere gli obbiettivi posti dal presidente Volodymyr Zelensky, ossia il respingimento di quelle di Mosca fuori dal Donbass e dalla penisola sul Mar Nero. Una delle ragioni che hanno condotto alla situazione attuale è proprio la differenza tra le riserve a disposizione di Russia e Ucraina. Mentre da un lato Mosca può contare su un bacino molto più ampio, quelle di Kiev si sono fisiologicamente e progressivamente ridotte e nella capitale ucraina ormai dall’autunno scorso si discute a livello politico e militare come si possa supplire ai deficit emersi nei mesi passati.

Le nuove misure restrittive

Alla Rada, il Parlamento ucraino, si stanno discutendo quindi le regole per la nuova legge mobilitazione che scatterà a febbraio, con la vecchia in scadenza. L’obbiettivo dichiarato dal partito di maggioranza assoluta, Servitore del popolo, che fa capo a Zelensksy, è quello appunto di trovare 450’000-500’000 uomini, come richiesto dai vertici militari, anche se non espressamente dal capo delle forze armate, il generale Valery Zaluzhny, che più che di cifre ha sempre preferito parlare di migliore gestione delle risorse. Il progetto della nuova legge prevede tra l’altro l’abbassamento dell’età per l’arruolamento immediato da 27 a 25 anni (in allerta rimangono sempre tutti gli uomini compresi tra i 18 e 60 anni), regole più severe per la registrazione ed eventuali esenzioni con una stretta evidente rispetto alla serie di eccezioni precedenti (legate ad esempio allo stato di famiglia o al tipo di studio o lavoro), introduzione e inasprimento delle pene per chi si tenta di sottrarsi alla mobilitazione (dal blocco dei conti bancari al divieto di vendita di immobili). In discussione c’è anche la possibilità di intervenire sugli ucraini all’estero per costringerli a ritornare per la prossima mobilitazione.

17:01

60 minuti: l’intervista a Giuliano da Empoli

RSI Info 09.01.2024, 05:50

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I timori politici

La leadership ucraina si trova di fronte al dilemma di reclutare nuove forze pronte a combattere in un momento in cui la guerra non sta andando secondo le aspettative. Non si tratta quindi solo di un problema militare, tecnico per così dire, ma anche politico. I sondaggi degli ultimi mesi hanno indicato una perdita di consenso da parte di Zelensky e del Governo, mentre la fiducia verso i militari rimane comunque alta. E questo spiega anche la cautela di Zaluzhny su numeri e richieste esplicite. La mobilitazione di massa, che riguarderebbe in parte anche le donne, i provvedimenti restrittivi, accompagnati dal divario evidente tra le parole del capo dello Stato e il quadro sul terreno, potrebbero aumentare sia le frizioni all’interno della società che quelle tra il partito del potere e l’opposizione, soprattutto se nei prossimi mesi la situazione sul fronte non dovesse cambiare o addirittura peggiorare. Quest’anno scade il mandato presidenziale di Zelensky e anche se il capo di Stato ha escluso il voto in tempo di guerra, la crescente stabilità interna potrebbe condurre a cambiamenti repentini. Molto dipenderà anche da quale sarà la reazione degli alleati occidentali, e gli Stati Uniti in primis, davanti agli sviluppi interni a Kiev, di cui condizionano comunque la condotta militare attraverso il cordone degli aiuti.

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I metodi di reclutamento ucraini

Telegiornale 31.12.2023, 20:00

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