L'accordo che in quattro mesi ha permesso a 11 milioni di tonnellate di cereali di lasciare i porti ucraini - e che giungeva a scadenza venerdì sera - è prorogato per altri 120 giorni, "alle medesime condizioni finora in vigore", secondo Kiev. Lo hanno confermato giovedì tre delle quattro parti in causa, ovvero Ucraina, Turchia e Nazioni Unite. In un secondo tempo fonti russe hanno fatto sapere di non voler affondare l'intesa. La decisione placa le inquietudini relative a una possibile crisi alimentare mondiale. Il 40% delle esportazioni è destinato a Paesi in via di sviluppo. Nei magazzini altri 10 milioni di tonnellate sono in attesa di essere imbarcati e di attraversare il Mar Nero.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha precisato nel suo comunicato di impegnarsi affinché cadano gli ostacoli anche alle esportazioni di fertilizzanti e prodotti alimentari russi. Un'intesa in proposito era pure stata firmata il 22 luglio a Istanbul e Mosca - che nelle scorse settimane si era ritirata dall'accordo sul grano per poi aderirvi nuovamente - insiste ora affinché anche la parte che la riguarda sia finalmente applicata.
Nuovi attacchi sull'Ucraina
Sul fronte militare, una nuova serie di attacchi russi si è abbattuta giovedì mattina sull'Ucraina, colpendo infrastrutture energetiche (in particolare per la produzione di gas) e una fabbrica di missili, attorno a Kiev come a Dnipro. È stato preso di mira un impianto anche nella città portuale di Odessa. Diverse zone del Paese sono ancora toccate da interruzioni dell'erogazione di energia elettrica ed Ukrenergo denuncia l'aggravarsi della situazione sul fronte delle forniture, mentre l'inverno irrompe prepotentemente: a Kiev giovedì è caduta la prima neve e il governatore regionale Oleksy Kuleba ha preannunciato "una settimana difficile", con temperature "fino a -10°C".
Missile in Polonia, Zelensky insiste
Il suo omonimo Dmytro Kuleba, ministro degli esteri, è tornato intanto a ribadire la posizione ucraina secondo la quale "la Russia è interamente responsabile della caduta di un missile in territorio polacco", che martedì ha causato due morti.
RG 07.00 del 17.11.2022 Le spiegazioni di Stefano Grazioli
RSI Info 17.11.2022, 11:50
Mercoledì il presidente Volodymyr Zelensky aveva affermato di non avere alcun dubbio sul fatto che il razzo fosse russo. È contraddetto però da tutti gli alleati e persino il presidente della Polonia, Andrzej Duda, ha parlato di "sfortunato incidente" causato probabilmente da un missile sparato dalla contraerea ucraina.
Missile in polonia, "un tragico errore"
Telegiornale 16.11.2022, 21:00
"Vittoria militare ucraina a breve termine è improbabile"
Da Washington la voce del capo di stato maggiore Mark Milley è tornata a levarsi in sostegno di una soluzione politica al conflitto. A suo avviso Kiev dovrebbe approfittare delle recenti sconfitte militari russe per negoziare da una posizione di forza nei prossimi mesi in cui il gelo "congelerà" probabilmente le posizioni.
Il generale Mark Milley
Il Cremlino, afferma, ha fallito nei suoi obiettivi ma mantiene una forte presenza. Una vittoria militare ucraina in tempi brevi e con l'obiettivo dichiarato di ritornare alla situazione di prima del 2014 "è poco probabile", ha dichiarato l'alto graduato.