Un premio Nobel per guidare il Bangladesh

In Bangladesh è stato sciolto il Parlamento e ora si va verso la formazione di un Governo provvisorio. Un Governo che sarà guidato dal premio Nobel per la pace Muhammad Yunus.

Il suo nome è stato proposto dagli studenti. E martedì l’84enne ha accettato l’incarico, che lo vedrà a capo del paese per novanta giorni tra un governo eletto e quello successivo.

“Mi sono sempre tenuto lontano dalla politica, ma se oggi devo agire per il Bangladesh, per il mio paese e per il coraggio del mio popolo, allora lo farò” ha affermato Yunus in una dichiarazione scritta all’AFP.

Le proteste anti-governative che da diverse settimane tengono in scacco il paese sono sfociate ieri nelle dimissioni della prima ministra Sheikh Hasina, che ha anche lasciato il Bangladesh per raggiungere l’India, secondo alcuni media.

L’esercito ha poi preso il controllo del paese per ristabilire l’ordine e far cessare le violenze. Mercoledì riprenderà inoltre l’attività nelle fabbriche di abbigliamento, come reso noto dall’ente che riunisce i produttori.

In seguito alle proteste, in cui sono morte almeno 413 persone, il principale sindacato di polizia del paese ha nel frattempo chiesto scusa per aver sparato sugli studenti: “Chiediamo perdono per ciò che la polizia ha fatto a studenti innocenti” ha affermato l’Associazione di polizia, sottolineando che gli agenti sono stati “costretti ad aprire il fuoco” e sono stati dipinti come “i cattivi”.

A causa della situazione attuale in Bangladesh, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sconsiglia i viaggi turistici e tutti i viaggi non urgenti nel paese. “L’evoluzione della situazione è incerta e un ulteriore deterioramente per quanto riguarda la sicurezza è possibile” si legge in una nota.