Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato lunedì l'arrivo di 300 tonnellate di aiuti umanitari spediti dalla Russia, ribadendo la sua opposizione all'ingresso nel paese di cibo e medicinali statunitensi richiesti dall'opposizione. Si tratta, ha sottolineato, di "aiuti che arrivano legalmente nell'aeroporto di Maiquetía”.
Il 56enne ha ancora una volta descritto l'invio di aiuti dagli Stati Uniti come "spettacolo politico" e "trappola esplosiva" su richiesta dell'opponente Juan Guaidò, riconosciuto come presidente ad interim da circa cinquanta paesi.
Maduro ha assicurato che il suo Governo accetterà senza problemi l'appoggio di altre nazioni canalizzato attraverso l'Organizzazione delle Nazioni unite. Il paese sta affrontando la peggiore crisi politica ed economica della sua storia, caratterizzata da iperinflazione e carenza di beni di prima necessità.
Intanto Donald Trump a Miami, davanti a una folla piena di emigrati dal Venezuela, ha lanciato un ultimatum alle forze armate di Caracas: "Perderanno tutto", se rimangono fedeli al presidente Nicolas Maduro.