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Vladimir Putin visita i territori occupati

Il presidente si è recato in Crimea e poi a Mariupol per vedere personalmente gli sviluppi della ricostruzione della città rasa al suolo nei primi mesi dell'invasione russa

  • 19 marzo 2023, 10:38
  • 20 novembre, 11:42
05:46

Notiziario 08.00 del 19.03.2023

RSI Info 19.03.2023, 10:16

  • Keystone
Di: AFP/AP/EnCa 

Il leader russo Vladimir Putin tra sabato e domenica ha visitato i territori occupati dell'Ucraina. Il capo di Stato di Mosca ha fatto tappa in Crimea per il 9° anniversario dell'annessione unilaterale della penisola (mai riconosciuta dalla comunità internazionale) e poi nella metropoli portuale conquistata lo scorso maggio dopo mesi di assedio, combattimenti interminabili e attacchi cruenti che l'hanno praticamente rasa al suolo.

È il primo viaggio del leader russo nei territori ucraini sotto il dominio delle sue truppe dall'inizio del’invasione del Paese il 24 febbraio di un anno fa. E se le visite in Crimea non sono una rarità per Putin, ben altro significato ha il suo passaggio a Mariupol, città ucraina devastata dai bombardamenti russi nel 2022 e occupata dall’esercito di Mosca da maggio, dopo la resa degli ultimi difensori dell'acciaieria Azovstal.

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Secondo Mosca, Vladimir Putin è volato a Mariupol in elicottero e già a tarda sera ha fatto un giro della città guidando personalmente una Toyota, vettura prodotta da un Paese, il Giappone, che applica sanzioni contro i russi. Ha poi parlato con i residenti, ha visitato i luoghi che ha giudicato più interessanti e ha ascoltato i dettagli del rapporto sui lavori di ricostruzione in corso nella metropoli, rasa al suolo da mesi di bombardamenti da parte dei russi.

Vero è che esponenti dei vertici di Kiev sono scettici sull'effettiva presenza del capo del Cremlino a Mariupol. Sostengono che nella città portuale si sarebbe recato invece un sosia. Lo sostiene, tra gli altri, Anton Geraschchenko, consigliere del Governo ucraino in un tweet.

Commissione ONU: "Russi responsabili massacri di civili"

In merito a Mariupol, venerdì una commissione delle Nazioni Unite aveva confermato che le forze armate russe sono responsabili degli attacchi aerei sul Teatro Drammatico della città (dove si erano rifugiate centinaia di persone) ili 16 marzo 2022, come pure di un attacco missilistico sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk che ha ucciso oltre sessanta civili in fuga l'8 aprile 2022 e del bombardamento del centro commerciale di Kremenchuk. È quanto si legge nel rapporto della Commissione internazionale indipendente d'inchiesta sull'Ucraina.

"La circostanza degli attacchi lanciati o probabilmente lanciati dalle forze armate russe su cui la Commissione ha indagato ha portato a stabilire che la maggior parte di essi erano indiscriminati. Tra questi vi sono casi ampiamente riportati come l'attacco del 16 marzo 2022, condotto durante l'assedio di Mariupol, al Teatro Drammatico della città, che ha ucciso e ferito un gran numero di persone; l'attacco dell'8 aprile 2022 alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, in cui 59 persone sono state uccise e 92 ferite; e l'attacco del 27 giugno 2022 a un centro commerciale di Kremenchuk, che ha ucciso 21 persone e ne ha ferite decine", si evidenzia nel documento.

Ancora bombardamenti russi su molti centri abitati

E' salito a due morti e dieci feriti il bilancio del bombardamento russo effettuato sabato sulla città ucraina di Kramatorsk, nell’Oblast di Donetsk. Lo rendono noto le autorità locali. Secondo il governatore Pavlo Kyrylenko le forze russe hanno usato munizioni a grappolo, prendendo di mira una zona residenziale, danneggiando una decina di edifici abitativi, un parco e diverse auto.

Del resto, la Russia continua a bombardare pesantemente i centri abitati dell'Ucraina orientale. Solo nella giornata di sabato le forze ucraine hanno respinto sabato 83 attacchi russi in cinque città, stando a quanto ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano della situazione al fronte.

Stando ai vertici militari ucraini, le truppe russe stanno cercando di catturare la totalità delle regioni di Donetsk e Luhansk e sabato hanno lanciato offensive vicino alle città di Lyman, Bakhmut, Avdiivka, Maryinka e Shakhtarsk. Durante gli attacchi i russi hanno lanciato undici missili, quattro dei quali avevano come obiettivo infrastrutture civili a Zaporizhia. Le forze di Mosca hanno inoltre condotto 16 raid aerei e hanno sparato un centinaio di razzi con sistemi a lancio multiplo.

Da parte sua l'Aeronautica militare ucraina ha compiuto una decina di attacchi contro zone con un’elevata concentrazione di militari della Russa e ha abbattuto un drone Shahed-136 di fabbricazione iraniana.

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