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Lidi e piscine reinventano l'estate

Numero chiuso, prenotazioni online, distanze sociali, conti in rosso: ecco le sfide da affrontare da Lugano a Bellinzona, da Locarno a Chiasso

  • 5 giugno 2020, 23:19
  • 10 giugno 2023, 01:36

Un tuffo nel blu per ripartire

RSI/Massimiliano Angeli 08.06.2020, 07:45

Il ritorno alla vita che conoscevamo prima del coronavirus passa anche attraverso un tuffo, un bagno di sole, il relax su un prato o una spiaggia. "Finalmente, con le nuove direttive federali, possiamo riaprire le strutture balneari; un atto dovuto nei confronti dei cittadini", spiega alla RSI Roberto Mazza, direttore del dicastero sport di Lugano, che aprirà le aree balneari della città il 20 giugno (come Chiasso, Mendrisio, Bissone, Melide e Rivera. Il Lido di Brissago riaprirà le piscine il 13 giugno).

Effettivamente che estate sarebbe senza lidi e piscine? Così ora, proprio alle strutture balneari, è demandato il compito, di "salvare" una stagione molto particolare, che arriva dopo mesi drammatici, e che vede, tra l'altro, la cancellazione dei grandi eventi estivi.

Numero chiuso e prenotazioni online

Chi apre, però, deve tenere ancora conto di una serie di restrizioni. "Tra l'altro garantire uno spazio di 10 metri quadri a persona", sottolinea Mazza. Qualche esempio. Il Lido di Locarno (che ha aperto il 6 giugno le piscine esterne, spiaggia e zona lago), con le nuove regole, può ospitare 2'500 persone (ne entravano fino a 3'500 in tempi "normali"), il Lido di Lugano 1'600 (invece di 5'000), la piscina di Carona 1'800 (invece di 4'000), Bellinzona 3'500 (ma il record di ingressi del Bagno pubblico, che aprirà il 27 giugno, non ha mai superato le 2'700 presenze in tempi normali).

Il limite agli ingressi, dunque, penalizza di più le strutture minori: a Lugano, il Lido Riva Caccia e il Lido San Domenico devono rispettare un numero chiuso di 60 persone, rispetto alle 300 dei tempi normali. C'è anche chi deve accettare "solo i residenti dei comuni convenzionati", spiega Rudy Cereghetti, direttore dell'Ufficio Tecnico comunale di Chiasso. "Nella nostra piscina il limite è ora di 500 persone (invece di 1'500)". (GUARDA IL VIDEO IN TESTA ALL'ARTICOLO)

Il numero chiuso ha spinto Lugano a creare un sito web, attivo dal 17 giugno, www.prenota.lugano.ch. "L'utente potrà verificare la disponibilità di posti e acquistare on-line in tempo reale", dice Roberto Mazza.

Conti in rosso

La chiusura imposta dal 13 marzo al 6 di giugno, per contenere la pandemia, comporterà danni economici. "Perderemo 2 milioni di franchi", dice Gianbeato Vetterli, ad del Lido di Locarno. Chiasso avrà "un disavanzo sui 200’000 franchi, il doppio rispetto al 2019", afferma Cereghetti. Mazza prevede per Lugano "un 40% di incassi stagionali in meno"; Laffranchini parla di "perdite rilevanti" per Bellinzona (ma senza sbilanciarsi sui numeri).

E proprio il rapporto costi/incassi è uno dei punti in discussione nei Comuni di Paradiso, Massagno e Savosa (che devono ancora decidere sulla riapertura) mentre Capriasca, ora chiusa, potrebbe rivalutare una volta finiti i lavori. Il Municipio di Bignasco ha deciso di non riaprire la piscina.

Massimiliano Angeli

Intanto in Svizzera hanno riaperto anche le altre strutture del turismo estivo, compresi i campeggi e gli impianti di risalita. La sfida? Recuperare almeno una parte dei miliardi persi con il lockdown.

Campeggi, su la barriera

Il Quotidiano 05.06.2020, 21:00

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