Il Tribunale distrettuale di Sion ha condannato Jean-Luc Addor per discriminazione razziale. Gli è stata inflitta una pena pecuniaria (60 aliquote giornaliere di 300 franchi) sospesa condizionalmente per i commenti pubblicati sulle reti sociali in relazione all'uccisione di uno svizzero d'origine kosovara, avvenuta in una moschea di San Gallo nel 2014.
Il consigliere nazionale vallesano democentrista era stato denunciato dal Consiglio centrale islamico della Svizzera per aver scritto che il ripetersi di simili episodi sarebbe stato auspicabile.
"On en redemande", aveva infatti proclamato subito dopo la sparatoria costata la vita a uno dei coinvolti. La corte non ha riscontrato alcuna ironia in questa frase, ironia che secondo l'imputato era invece implicita.
ATS/dg