I consumi della popolazione, che superano di tre volte la soglia tollerata dal pianeta, sono fra le principali preoccupazioni del Consiglio federale, che lunedì ha pubblicato il rapporto "Ambiente Svizzera 2018". Vi si evidenziano i successi raggiunti -aria e acqua sono più puliti, i boschi in buona salute, i siti contaminati meno numerosi- ma anche tutti i cambiamenti ancora necessari in particolare nella produzione e nell'utilizzazione delle risorse, obiettivi di sviluppo sostenibile fissati anche dall'ONU.
Nel dettaglio, tre quarti dell'inquinamento complessivo imputabile alla popolazione elvetica hanno la loro origine all'estero, incidendo su clima, biodiversità e disponibilità dell'acqua. L'impatto più rilevante è quello per l'alimentazione (28% del totale), davanti ad alloggio (24%) e mobilità (12%).
RG 12.30 del 03.12.18 - Il servizio di Paola Latorre
RSI Info 03.12.2018, 13:33
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L'iperfertilizzazione degli ecosistemi, i cambiamenti climatici, l'aumento delle quantità di rifiuti e la perdita della biodiversità non si ripercuotono solo sulla salute, ma causano anche elevati costi. Per raggiungere la svolta auspicata, si intende fare leva su investimenti sostenibili, tecnologie pulite, una maggiore messa in atto della legislazione già esistente e una rafforzata collaborazione fra Confederazione, mondo economico, cantoni e paesi limitrofi.
Ambiente, i progressi non bastano
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Nuova legge sul CO2
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