Le grandi banche svizzere saranno sottomesse a misure più severe in modo tale da poter disporre di capitale sufficiente per continuare a offrire i loro servizi anche in situazione di stress. I nuovi parametri devono permettere che eventuali operazioni di risanamento o liquidazione dei cosiddetti “too big to fail” possano avvenire senza il sostegno da parte dello Stato e quindi senza oneri per i contribuenti.
Lo ha comunicato il Consiglio federale mercoledì. Il rafforzamento deve essere ultimato entro al fine del 2019.
L’adempimento di tali esigenze avviene in linea di massima attraverso prestiti convertibili attraverso l’autorità di vigilanza (strumenti bail-in). Agevolazioni possono essere concesse se la banca può provare un miglioramento della capacità globale di risanamento, ma deve farlo nel rispetto delle disposizioni internazionali che prevedono un “leaverage ratio” – cioè il raporto tra i fondi propri e la somma di bilancio – del 3%. Per chi invece opera con l’estero questo limite è fissato al 5%.
Risultato elettorale
Il portavoce della consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, presente alla conferenza stampa, prima di iniziare l'incontro con i giornalisti ha precisato che la ministra non avrebbe risposto ad alcuna domanda relativa all'elezioni federali dello scorso 18 ottobre.
ab/ats
Dal TG20:
Banche, Governo più esigente
Telegiornale 22.10.2015, 00:36
RG delle 8.00 del 22 ottobre 2015; il servizio di Mattia Serena