Gli avvocati di Carlos, il giovane delinquente zurighese che oggi preferisce farsi chiamare con il suo vero nome Brian, hanno sporto denuncia.
Lunedì hanno chiesto che un organismo indipendente faccia luce sulle sue condizioni di detenzione e sulle accuse di tortura. Esigono inoltre la liberazione immediata del loro assistito. Il 26enne è stato tenuto per oltre 1'000 giorni in isolamento, in condizioni contrarie al diritto internazionale e che erano state denunciate pure dal relatore speciale delle Nazioni Unite, Nils Melzer.
Solo di recente, a seguito di una decisione del Tribunale federale, è stato trasferito in una struttura per la detenzione preventiva con altri 20 detenuti, dove "sta meglio".
La storia di Brian è una storia di "fallimento della giustizia e delle autorità, di razzismo strutturale, di campagne mediatiche aggressive e violazioni dei diritti umani", hanno detto gli avvocati. Il giovane ha alle spalle una lunga serie di condanne, l'ultima delle quali a 6 anni e 4 mesi nel giugno 2021, per aggressioni ai danni di guardie carcerarie e compagni di prigionia.
RG 18.30 del 16.06.2021 La corrispondenza di Anna Maria Nunzi
RSI Info 16.06.2021, 19:25
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