Le regioni di montagna svizzere sono economicamente sotto pressione a causa della crisi dei loro pilastri: il turismo e l’edilizia. Per superare queste difficoltà Avenir Suisse propone, forte di uno studio presentato martedì, di sviluppare nuovi modelli commerciali e di meglio sfruttare alcune risorse esterne, come quelle offerte dai proprietari di abitazioni secondarie.
"In montagna si stimano fra le 350'000 e le 400'000 abitazioni occupate per poche settimane l'anno, che potrebbero essere una fonte di reddito se meglio sfruttate", ricorda l'associazione, stando alla quale "l'iniziativa contro le residenze secondarie e il franco forte, rischiano di pregiudicare ulteriormente la prosperità nelle Alpi e nell'Arco giurassiano".
Lo studio, in sostanza, ha permesso di elaborare alcune soluzioni, che dovrebbero permettere di meglio sostenere le aree più discoste. Aree che rappresentano oggi oltre metà del territorio nazionale e che da tempo sono confrontate con una crescita debole e un esodo della popolazione. I cantoni alpini, tra cui il Ticino, intravvedono nel documento un’interessante base di discussione per cercare di risolvere e applicare strategie comuni, già raccolte ed espresse in un documento del 2014 (che può essere consultato qui).
ATS/Swing
Dal TG20:
Avenir Suisse, le difficoltà delle regioni di montagna
Telegiornale 07.02.2017, 21:00
RG 18.30 del 07.02.17 - La corrispondenza di Mattia Serena
RSI Info 07.02.2017, 19:44
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