Svizzera

Ginevra abbatterà 40 cervi… forse

Nel cantone la caccia è proibita, ma si vuole far fronte ai danni degli ungulati nei campi – Animal Equité ha fatto ricorso e vorrebbe limitare in alternativa la fertilità degli animali

  • 2 ore fa
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Ginevra: via libera all'abbattimento dei cervi

Telegiornale 20.10.2024, 20:00

Di: TG/RSI Info 

Nel canton Ginevra la caccia è proibita. Eppure il consiglio di Stato ha autorizzato le guardie della natura ad abbattere 40 cervi.

Il perché lo spiega alla RSI il contadino di Versoix Christophe Courtois, che da anni deve fare i conti con i cervi che gli rovinano i raccolti: “L’impatto del cervo è chiaro, come su questa pianta di colza spezzata in due e dunque persa”. Courtois ha dovuto recintare chilometri di terreno agricolo, ma spesso inutilmente: “Il fatto è che riescono a saltare fra i fili nonostante le corna che hanno. Il recinto insomma non basta”

I branchi di cervi affamati entrano nei suoi campi e divorano i prodotti anche in pieno giorno: “Se danneggiano il 10-15% del raccolto veniamo risarciti e non c’è problema, ma se si oltrepassano questi limiti la professione è in pericolo. Noi non siamo contro i cervi, chiediamo solo equilibrio per tutti.”

Per risolvere il problema, il Consiglio di Stato ha pertanto come scritto dato il via libera all’abbattimento quest’inverno di 40 cervi. 

Il ricorso e il vaccino per una sterilità temporanea

A mettere i bastoni tra le ruote ai piani del governo ginevrino ci ha però pensato Animal Equité, che ha inoltrato ricorso contro la decisione di abbattimento. L’associazione animalista propone piuttosto un vaccino americano che limita la fertilità dell’animale.

“Questo farmaco agisce sul sistema immunitario dell’animale – spiega il presidente dell’associazione Luc Fournier –, ed è interessante perché il suo effetto è reversibile. Infatti dopo due o tre anni gli animali riacquistano la capacità di riprodursi”. Il metodo consentirebbe quindi, secondo Fournier, di ridurre la popolazione dei cervi ginevrini: “Sul vaccino andrebbe condotto uno studio pilota. E se fosse efficace si potrebbe evitare di sparare agli animali” conclude.

Il Consiglio di Stato non si pronuncerà fino alla decisione del tribunale, ma già prima del ricorso di Animal Equité aveva però ritenuto inadatto il vaccino per ragioni etiche e pratiche.

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