Il processo della guardia di confine accusata di essere responsabile della bambina nata morta di una donna siriana si è aperto mercoledì davanti al tribunale militare a Berna.
La donna, al settimo mese di gravidanza, insieme ad altri profughi stava viaggiando su un treno da Milano a Parigi a inizio luglio del 2014. Le guardie di confine svizzere, dopo aver intercettato il gruppo, avevano affidato all'imputato la responsabilità di ricondurlo in Italia.
L'accusa mossa è quella di non aver creduto e offerto l'aiuto necessario alla giovane, che durante il tragitto cominciò a soffrire le doglie del parto. La guardia avrebbe detto al marito di lei che, in quelle condizioni, non avrebbe dovuto metterla in una situazione simile e che quella non doveva essere una scusa per interrompere la trasferta. Ma non si trattava di una scusa, arrivata a Domodossola la siriana ebbe un crollo e li doganieri italiani la fecero portare in ospedale, dove venne accertato il decesso della bambina.
ATS/Nad
RG 08.00 del 22.11.2017 La corrispondenza di Gian Paolo Driussi
RSI Info 22.11.2017, 09:28
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RG 12.30 del 22.11.2017: il servizio di Gian Paolo Driussi
RSI Info 22.11.2017, 14:07
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