Il senso della mozione con cui Marco Romano chiede che le guardie di confine non debbano perdere tempo a sorvegliare i migranti e a portarli nei centri d'accoglienza, ma siano piuttosto concentrate sulla loro registrazione e sul controllo delle frontiere è condiviso dal Governo.
Secondo il consigliere nazionale popolar-democratico, la risposta dell'Esecutivo al suo atto parlamentare è sintomatica poiché si ammette che in seno al corpo esiste un problema di personale, specialmente in Ticino.
Il trasporto nella struttura di Rancate e la vigilanza degli ospiti assorbono forze che, stando al deputato, dovrebbero essere usate in modo più costruttivo. Ne deriva una palpabile frustrazione da parte di elementi costretti a svolgere compiti che esulano dalle loro competenze.
Come risolvere il problema? Nella sua risposta il Consiglio federale è piuttosto vago, poiché suggerisce d'impiegare forze di sicurezza con una formazione diversa. Il mendrisiense auspica invece l'intervento della polizia militare di soldati in ferma continuata, che potrebbero occuparsi della logistica.
ATS/dg
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