I pensionati non si vedranno verosimilmente impedire il ritiro in capitale del secondo Pilastro. La Commissione di sicurezza sociale del Nazionale è divisa su questo capitolo della riforma delle prestazioni complementari. Alla fine delle discussioni ha optato per un compromesso che, adottato con 13 voti contro 12, prevede che i pensionati possano farsi versare la metà del capitale in denaro, l’altra metà invece formerebbe una rendita.
Il Consiglio federale, da parte sua, intende vietare alle persone che assumono lo statuto di lavoratore indipendente di ritirare gli averi del secondo Pilastro in capitale. Ciò poiché i rischi di eventuali fallimenti sono molto importanti. In questi casi la persona che ha ritirato i suoi soldi finirebbe a carico delle prestazioni complementari e quindi della collettività.
Gli Stati hanno già dato il loro via libera per consentire ai pensionati di incassare il secondo Pilastro in denaro escludendo le persone che intendono utilizzare i fondi per avviare attività lucrative indipendenti. La Commissione del Nazionale sostiene con una risicata maggioranza la soluzione della Camera Alta.
ATS/Swing