Un allentamento dell'attuale divieto di cabotaggio (trasporto di beni e persone all'interno del paese con veicoli immatricolati all'estero) sarebbe una minaccia per il settore dei trasporti ferroviari e stradali del paese. Lo sostengono, in una nota diramata giovedì, l'Associazione svizzera dei trasportatori stradali (ASTAG) e l'Unione dei trasporti pubblici (UTP), le quali chiedono al Consiglio federale di non rimettere in discussione la questione nel corso dei prossimi negoziati con l'UE.
Uno studio esterno della società di consulenza Ecoplan afferma che le conseguenze sull'ambiente e sulla politica dei trasporti sarebbero fatali: le prestazioni per i veicoli immatricolati in Svizzera potrebbero diminuire fino al 12% per il trasporto merci, del 6% nel traffico internazionale ferroviario e del 30% per quanto riguarda il settore degli autobus da viaggio. A rischio oltre 5'000 posti di lavoro.
Infine, secondo ASTAG e UTP, ciò potrebbe ostacolare "l'importante obiettivo politico svizzero" di trasferire il traffico di merci dalla strada alla ferrovia.
ATS/Bleff