Svizzera

Marrakech, critiche alla Svizzera

"Deplorevole" l'assenza elvetica alla Conferenza che inizia lunedì, dove sarà firmato il patto dell'ONU sulla migrazione

  • 9 dicembre 2018, 23:22
  • 22 novembre, 23:33
00:45

Notiziario 22.00 del 09.12.2018 Prima di Marrakech

keystone 09.12.2018, 23:22

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Di: pon/ATS 

La canadese Louise Arbour, rappresentante speciale del segretario generale dell'ONU per la migrazione e alla testa della Conferenza di Marrakech che comincia lunedì, non risparmia critiche alla Svizzera (pur senza citarla esplicitamente). La Confederazione è assente all'appuntamento, "una decisione particolarmente deplorevole", ha affermato domenica davanti alla stampa.

Certo, anche altri paesi che in luglio avevano approvato il risultato dei negoziati non firmeranno il patto delle Nazioni Unite sui flussi migratori o hanno posticipato la loro decisione, ma il caso elvetico è particolare: la Svizzera, con il Messico, ha copresieduto i lavori per 18 mesi.

L'intesa "non istituisce nessun obbligo legale", ha ricordato la Arbour, e non intacca minimamente la sovranità degli Stati ma istituisce "un quadro di collaborazione" che "tiene conto degli interessi reciproci".

Inizialmente solo gli Stati Uniti si erano dissociati. A loro si sono aggiunti Ungheria, Polonia, Cechia, Austria e Australia. Oltre alla Svizzera (dove il Consiglio federale, seppure favorevole, ha preferito attendere la posizione del Parlamento), anche Italia, Bulgaria, Belgio, Israele, Slovacchia e Lettonia. A Marrakech saranno presenti 159 paesi, di cui un centinaio con rappresentanti di grado ministeriale.

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