Una visita Stato di tre giorni in Svizzera per stringere i già ottimi rapporti economici e parlare di Europa e di quali meccanismi costruire per avvicinare sempre più la Confederazione alle istituzioni dell'Unione europea. Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella è arrivato lunedì sera a Berna per una visita di Stato molto attesa, anche perché cade a ben otto anni di distanza da quella che compì Giorgio Napolitano nel maggio del 2014.
Il capo dello Stato italiano è atterrato all'aeroporto di Belp, dove ad accoglierlo c'era il presidente della Confederazione Ignazio Cassis. In serata Mattarella ha poi incontrato una delegazione di italiani residenti nella Confederazione.
Sergio Mattarella durante l'incontro con un gruppo di italiani residenti in Svizzera lunedì sera
Gli incontri della visita di due giorni iniziano però oggi, martedì. Il momento ufficiale, previsto dalle 15.20, sarà coperto da un TG speciale in onda su RSI LA1 e in streaming sul sito rsi.ch.
Per l'Italia è "fondamentale - spiegano fonti diplomatiche - che la Svizzera trovi una collocazione europea" e in questa fase gli sforzi sono tutti tesi a trovare un ordine, un criterio unificante. Più nel concreto si sta ragionando sui meccanismi: l'Italia e Bruxelles vorrebbero arrivare a stringere un accordo quadro, la Svizzera predilige una forma più prudente, attraverso la stipula di diversi accordi separati per materia.
Le relazioni bilaterali sono eccellenti e per quanto riguarda gli scambi commerciali la Svizzera è il quinto mercato di export per l'Italia e la Penisola è il quarto per la Confederazione.
Altro dossier di cui si parlerà - e che ha provocato non poche tensioni nel passato - è quello dei lavoratori transfrontalieri: un accordo fiscale sulle doppie imposizioni è stato firmato tra i governi svizzero e italiano il 23 dicembre 2020. Ha sostituito un accordo che risaliva al lontano 1974. La Svizzera ha già ratificato l'accordo. Per l'entrata in vigore c'è però bisogno della ratifica da parte di entrambi i Paesi e l'Italia, con il nuovo Parlamento, dovrebbe farlo a breve.
Dopo gli incontri istituzionali a Berna, dove avrà un colloquio con il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, Mattarella si sposterà, mercoledì 30 novembre, a Zurigo. Al Politecnico federale, uno dei più importanti centri universitari di ricerca al mondo, potrà assistere all'illustrazione di una serie di progetti su 'Tecnologia e innovazione', 'cultura, trasporto e stoccaggio della CO2', 'biomarcatori per la diagnosi del Parkinson', 'test Pcr veloci, affidabili e a prezzi accessibili'. Oltre ad una dimostrazione di bioingegneria per protesi neurologiche.
Ritratto di Sergio Mattarella
SEIDISERA 28.11.2022, 19:28
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La visita del presidente Mattarella vista dalla piazza finanziaria ticinese
La visita di Mattarella arriva un paio di giorni dopo l'incontro a Varese tra il direttore del Dipartimento federale delle finanze Ueli Maurer e il suo omonimo italiano, il ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. In queste ore, dunque, le problematiche dei rapporti con l'Italia sono particolarmente note ai membri del Consiglio federale. Come vengono dunque vissuti questi incontri da chi si aspetta dei passi avanti sui dossier, come quello del settore bancario ticinese?
Due giorni fa l'accento era stato posto in particolare sull'accordo sull'imposizione dei lavoratori frontalieri che da anni aspetta di essere ratificato da parte italiana e, mentre i Governi oltre confine si succedono, la costante è che non ci sono progressi. Ma questo non è l'unico dossier in cui regna l'immobilismo. Un altro, che è stato discusso sempre due giorni fa, è quello della presenza della Svizzera sulla black list italiana sulla fiscalità delle persone fisiche. Su questa lista nera 3 anni fa il Consiglio federale si era espresso rispondendo a una mozione portata avanti dalla Lega dei Ticinesi, dicendo che non ha effetti negativi per il settore finanziario.
La RSI ha chiesto ad Alberto Petruzzella presidente dell'associazione bancaria ticinese, se è così.
"Per noi sono delle conseguenze indirette, perché i nostri clienti che hanno trasferito il loro domicilio, per esempio dall'Italia alla Svizzera, vengono discriminati dall'Italia, che continua a considerare la Svizzera un paradiso fiscale, cosa che non è e non è accettabile. Ricordo che la Svizzera, ad esempio, ha adeguato le sue tassazioni verso l'alto e l'Italia le ha ridotte verso il basso, quindi ci stanno un pochettino prendendo in giro su questo dossier", spiega Petruzzella.
Nella pratica per voi i problemi maggiori vengono da un altro dossier, che due giorni fa non è stato toccato, quello sull'accesso al mercato italiano...
"Certo se la black list è un problema indiretto relativo, quello dell'accesso al mercato è un problema molto grande per la nostra piazza finanziaria. Nella road map ci era stato promesso un passo avanti, è stato fatto un passo indietro e le scuse sono continue per non affrontare questo dossier che è un dossier decisivo".
Vedere gli sviluppi sul tema dell'imposizione dei frontalieri non vi fa ben sperare...
"È un tema che non ci riguarda direttamente, ma non possiamo che osservare che è stato concluso un accordo particolarmente favorevole per l'Italia. Lo scopo era quello di rendere meno interessante per i frontalieri venire nel nostro mercato per i prossimi 10 o 15 anni. Non vedremo degli effetti concreti e adesso alcuni parlamentari italiani lo rimetterebbero di nuovo in discussione per ottenere ancora di più. Forse è il momento che anche il Consiglio federale si faccia sentire. Non è possibile che in tutti questi dossier l'Italia ottenga tutto quello che vuole e noi siamo sempre al palo".
In conclusione, quindi, che aspettative avete in un miglioramento sui vari dossier che vi interessano ora che ci sono questi incontri e si discute anche di questi temi?
"La speranza è l'ultima a morire. Perché io penso che se la Svizzera dovesse irrigidirsi, qualcosa potrebbe ottenere. Forse è il momento di cominciare anche a chiedere e non soltanto a dare, perché l'abbiamo capito se si continua a dare l'Italia prende tutto quello che c'era da prendere e poi fa melina quando tocca a lei muoversi".
Visita Mattarella, cosa si aspetta il settore bancario
SEIDISERA 28.11.2022, 18:31
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