Accordo in vista tra le due camere del Parlamento svizzero a proposito del miliardo di coesione da versare all'Unione europea: nella riunione di oggi, martedì, la Commissione politica estera del Consiglio nazionale si è adeguata alla proposta degli Stati, rinunciando a destinare più soldi a progetti volti a contenere la migrazione. Essenzialmente quindi - ci conferma la presidente della commissione Elisabeth Schneider - c'è un sì di principio al versamento del miliardo, congelato però finché Bruxelles non avrà ritirato le misure discriminatorie, come il mancato riconoscimento dell'equivalenza borsistica.
“È una condizione importante, affinché il versamento del miliardo ottenga un sì di principio alle camere”, spiega Schneider, “riteniamo che un sì incondizionato non avrebbe una nuova maggioranza, nemmeno nel nuovo Parlamento, al contempo con un sì di principio il Consiglio federale potrà inviare un segnale a Bruxelles e così affrontare le trattative su altri dossier”.