Il presidente della Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) Christoph Berger, ritiene che la variante Omicron del coronavirus minaccia l'approvvigionamento generale in Svizzera. Non è solo negli ospedali che si profilano problemi, ha detto durante l'emissione Samstagsrundschau della radio della Svizzera tedesca SRF. A suo avviso la crisi non può essere gestita solo con vaccinazioni e dosi di richiamo.
"Se il numero di nuove infezioni raddoppiasse ogni due o tre giorni, raggiungeremmo cifre che renderebbero tutto difficile, non fosse altro che per la carenza di personale. Di conseguenza, il numero di ricoveri non è più l'unico criterio da considerare" ha detto Berger. La vaccinazione è solo una misura e altri passi sono necessari. Berger, pediatra al Kinderspital di Zurigo, non ha però voluto formulare raccomandazioni politiche concrete.
CHUV nel caos
Telegiornale 07.01.2022, 21:00
Berger è stato duramente criticato nelle ultime settimane in relazione alle vaccinazioni di richiamo. Soprattutto perché la raccomandazione per il cosiddetto booster è arrivata più tardi in Svizzera che, per esempio, in Israele. Il presidente della CFV ha spiegato che c'è una grande differenza: "se l'obiettivo è di proteggere l'individuo da un decorso grave della malattia o l'intera popolazione dalla diffusione del virus, le soluzioni sono diverse". Col senno di poi, la CFV avrebbe potuto raccomandare la vaccinazione di richiamo per la popolazione di oltre 65 anni due o tre settimane prima, ha ammesso Berger. Ma non appena è diventato chiaro in autunno che in questa fascia di età molte persone rimanevano esposte alla malattia malgrado la vaccinazione, la reazione è stata rapida.
Per quanto riguarda il booster per la popolazione in generale, secondo il pediatra, bisogna fare una distinzione. Una prima o una seconda dose di richiamo ha senso dal punto di vista epidemiologico. A lungo termine, tuttavia, la vaccinazione dovrebbe servire a proteggere dalle forme gravi di Covid-19, ha affermato. Ad un certo punto, nella popolazione apparirà un'immunità collettiva, prevede Berger.