La parità salariale è un dato di fatto in seno all'amministrazione federale. Le differenze, quando esistono, sono infatti inferiori alla soglia di tolleranza del 5% e non mancano uffici dove la proporzione è ribaltata in favore delle donne.
E' quanto emerge dall'indagine condotta in tutti i Dipartimenti e in tutte le unità, della quale il Consiglio federale ha preso atto venerdì.
La ricerca è stata condotta per mezzo di un programma informatico che permette di calcolare le ripercussioni sugli stipendi di fattori rilevanti, quali la formazione, l'esperienza professionale, il livello dei requisiti, la funzione e il sesso.
ATS/dg