“Le discussioni inizieranno con la nuova amministrazione statunitense” sull’accordo di libero scambio con Berna. Lo ha dichiarato giovedì al WEF di Davos (GR) il consigliere federale Guy Parmelin. Come la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter, ha inviato un segnale all’UE affinché la Svizzera non venga “penalizzata”.
I negoziati per un accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Svizzera sono stati interrotti sotto la presidenza USA di Joe Biden, mentre Donald Trump li aveva rilanciati durante il suo primo mandato. “Ci metteremo in contatto il prima possibile” con le persone competenti, ha dichiarato Parmelin, sottolineando la forte richiesta da parte della Svizzera. Si tratterà di capire cosa vogliono entrambe le parti.
Parmelin è rimasto cauto su eventuali dazi doganali sui prodotti importati negli Stati Uniti e ha affermato che bisogna distinguere tra annunci e decisioni concrete. ”Sarebbe molto spiacevole se il nostro Paese venisse penalizzato ancora una volta”, ha dichiarato. “Non vogliamo rivivere l’esperienza avuta relativa all’acciaio e all’alluminio con gli Stati Uniti e l’UE”, ha aggiunto. Insieme alla presidente Karin Keller-Sutter, ha sensibilizzato vari rappresentanti dell’UE al WEF su questo punto.
L’accordo di libero scambio esistente con la Cina deve essere modernizzato. A tal fine sono stati avviati contatti e i negoziati inizieranno a marzo. Parmelin non ha voluto fornire alcun dettaglio sulla durata di tali colloqui, perché “vogliamo un buon risultato e ci prenderemo il tempo necessario per farlo”, ha dichiarato.
Inoltre, sono ancora necessari contatti per concludere i negoziati con gli Stati del Mercosur: Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay. In particolare, è ancora necessaria una discussione sulla protezione della proprietà intellettuale. “Non possiamo fare concessioni su questo punto”, ha dichiarato il consigliere federale.
Parmelin si è detto ottimista riguardo ai negoziati in corso con la Malaysia. Sono all’ultimo chilometro, ma di solito è il più difficile, a suo avviso. La Svizzera sta negoziando anche con il Vietnam da 16 anni. Anche in questo caso, ha auspicato una rapida conclusione.
Questa settimana Parmelin si è concentrato sugli accordi di libero scambio nel corso di oltre 20 incontri bilaterali. A nome dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) sono stati firmati due accordi, uno con il Kosovo e uno con la Thailandia. Parmelin ha pure compiuto progressi su un accordo con il Regno Unito durante un incontro con il suo omologo britannico.
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