L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha attivato ieri, giovedì, una speciale hotline telefonica per rispondere a domande e preoccupazioni della popolazione in merito al nuovo coronavirus apparso in Cina. Il numero è stato attivato alle 14.00 e dopo tre ore le chiamate erano circa 150. Venerdì mattina sono state 170.
RG 08.00 del 31.01.2020 L'intervista a Cédric Berset, direttore marketing e comunicazione di Medgate
RSI Info 31.01.2020, 09:00
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Un numero in linea con quanto preventivato, conferma Cédric Berset, direttore marketing e comunicazione di Medgate, l’azienda specializzata in telemedicina a cui è stato affidato il compito di allestire questo servizio: "Sì, è più o meno quello che ci aspettavamo: anche se è sempre difficile fare previsioni - spiega Berset alla RSI –. Ogni caso è differente. Abbiamo già attivato linee telefoniche di questo genere negli anni, per esempio una decina di anni fa per l’influenza suina e in quel caso le chiamate sono state fin da subito molte di più" (il triplo, per la precisione).
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Chiamate soprattutto per conoscere i sintomi
Le chiamate giovedì erano soprattutto in tedesco, qualcuna in francese e solo un paio in italiano. Alcune erano di specialisti o da chi è tornato da un viaggio, ma la maggior parte erano di cittadini che hanno contattato l’hotline per domande generali: "A chiamare sono state soprattutto persone che chiedevano quali sono i sintomi del virus e quindi rispondiamo: stanchezza, malessere e febbre. Altri invece vogliono sapere dove è nato questo nuovo coronavirus e se c’è un rischio di ammalarsi in Svizzera".
A questo proposito, secondo l’UFSP il rischio che il virus arrivi in Svizzera è elevato. Finora sono stati effettuati circa 50 test, ma tutti sono risultati negativi.
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Centralinisti formati ad hoc
Chi si rivolge a questa hotline parla prima con dei centralinisti appositamente formati e che seguono le linee guida emanate dall’Ufficio federale della sanità pubblica. "In certi casi, i più delicati, le chiamate possono però essere deviate ai nostri specialisti", aggiunge Berset.
Non si sa ancora fino a quando resterà attivo questo speciale numero telefonico: "Lo deciderà l’UFSP; in generale questi servizi restano attivi fintanto che ci sono sollecitazioni da parte della popolazione. Nel caso della febbre suina la linea telefonica era rimasta attiva diversi mesi, ma più di recente una hotline attivata per ebola è durata solo qualche settimana. Tutto dipende da quante chiamate arriveranno".