Svizzera

Voti leghisti determinanti

Previdenza 2020: decisivi per il via libera del Nazionale i "sì" di Lorenzo Quadri e Roberta Pantani

  • 16 marzo 2017, 17:24
  • 23 novembre, 06:25
I due consiglieri nazionali, qui insieme in un'immagine del 2013

I due consiglieri nazionali, qui insieme in un'immagine del 2013

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Esattamente 101 voti: il numero minimo necessario per conseguire la maggioranza qualificata richiesta, a fronte di 91 "no" e 4 astensioni. È stato proprio di strettissima misura oggi, giovedì, il "sì" del Nazionale alla soluzione di compromesso per la Riforma previdenza vecchiaia 2020.

L'esito al fotofinish del voto al Nazionale. I voti dei due leghisti hanno fatto la differenza

L'esito al fotofinish del voto al Nazionale. I voti dei due leghisti hanno fatto la differenza

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Lo schieramento capeggiato dalla sinistra e dal PPD si è così imposto su
UDC e
PLR. Ma a fare la differenza, in una seduta dove contava letteralmente ogni singolo voto, sono stati i "sì" di
Lorenzo Quadri e
Roberta Pantani.

L'arco comprendente PS, PPD, Verdi, Verdi liberali e PBD - favorevoli al progetto - poteva infatti contare in partenza solo su 99 voti. A questi si sono tuttavia aggiunti i due espressi dai parlamentari della Lega, che si sono così dissociati dalla posizione contraria della frazione cui appartengono, quella democentrista.

Soddisfazione per Alain Berset, qui nel suo intervento prima del voto

Soddisfazione per Alain Berset, qui nel suo intervento prima del voto

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Il "sì" ha così raggiunto la fatidica soglia dei 101 suffragi. Le attese si concentrano ora sulle votazioni finali in programma per domani. Grande sollievo intanto per
Alain Berset, che, seppure per un soffio, ha incassato dopo il "sì" degli Stati anche il via libera della Camera del popolo per uno dei dossier-chiave del suo dipartimento.

ARi

Dal TG20:

02:52

Le reazioni dei parlamentari ticinesi

Telegiornale 16.03.2017, 21:00

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