Il mantenimento di un servizio pubblico forte in tutte le regioni del paese è stata la ragione fondamentale che ha spinto gli elettori, con una percentuale del 71,6%, a bocciare, il 4 marzo, l'iniziativa a favore della soppressione del canone radio-televisivo.
I simpatizzanti di ecologisti, socialisti e verdi-liberali, con una percentuale compresa tra i 90 e gli 84 punti sono stati i più decisi, mentre sul fronte opposto s'è schierato il 54% del popolo democentrista, come risulta da un sondaggio VOTO condotto per conto del Consiglio federale e le cui conclusioni sono state pubblicate giovedì.
Alcuni numeri di "No Billag"
Emerge inoltre che a respingere in modo più chiaro il testo sono stati cittadini d'età compresa tra i 18 e i 29 anni (solo il 20% di loro lo ha accettato); il maggior numero di "sì" (40%) è stato invece espresso dai 40-49enni. Spicca poi, tra le altre considerazioni, la grande fiducia di cui gode la SRG-SSR: il 73% dei 1'531 interpellati ha dichiarato d'avere un'opinione buona o molto buona dell'ente e il 70% ha riferito di usufruire delle sue offerte quotidianamente, il 69% ritenendole valide o ottime.
ATS/dg
Analisi sul voto No Billag
Telegiornale 19.04.2018, 14:30
RG delle 12.30 del 19 aprile 2018; il servizio di Mattia Serena
RSI Info 19.04.2018, 14:41
Contenuto audio