“Sognavo fin da piccola di fare la parrucchiera per seguire le orme del nonno che era barbiere, una passione che è nata grazie al legame particolare con lui, che si è sviluppata negli anni e che ho potuto far fiorire e crescere insieme a me”, racconta alla RSI la 29enne Tatiana Reis, titolare di un salone di parrucchiera a Losone e reduce da un’esperienza indimenticabile al Festival di Sanremo. La sua è una storia di passione. Passione per un mestiere di famiglia che coltiva da sempre e che spiega con un aneddoto: “Da bambina, a casa di mia nonna, un giorno trovai una di quelle macchinette tradizionali usate dai barbieri per il taglio a mano. Ne rimasi affascinata e chiesi spiegazioni sull’attività del nonno. Da allora non me ne sono più separata e ho incominciato a dire che da grande volevo fare la parrucchiera”.
E così è stato. Tatiana Reis ha tenuto fede al suo proposito e dopo l’apprendistato ha continuato la sua formazione come parrucchiera, seguendo corsi di perfezionamento e diverse accademie di specializzazione. In una di queste, viene notata da un agente che recluta personale per trucco e parrucco nei grandi eventi dello spettacolo. “Sono stata fortunata – ricorda – perché l’agente si è proprio “innamorato” del mio modo di lavorare e di pormi verso il cliente e ha voluto a tutti costi avermi nella sua squadra. Per me è stato un sogno che è diventato realtà, perché – dopo aver aperto il mio salone – era quello al quale ambivo per la mia carriera”.
Fortuna sì, ma anche talento, competenza e professionalità, la base da cui si parte per rapportarsi con un cliente per una nuova acconciatura e costruire con lui un rapporto di fiducia. “Negli eventi è importante saper lavorare sotto stress, senza sacrificare la qualità della relazione di chi si affida a te, occorre essere empatici e accoglienti. Vale per i clienti nella quotidianità di un salone, ma anche e soprattutto per cantanti, attori e personaggi famosi. Questa capacità di far sentire a proprio agio le persone fa la differenza”.
Tatiana Reis con alcuni dei protagonisti del Festival incontrati a Sanremo
Tatiana Reis ha già partecipato a diversi appuntamenti importanti, era però il suo primo Festival di Sanremo. A chi ha messo le mani in testa fra i cantanti in gara? “Francesca Michielin, Rkomi, Lucio Corsi, Joan Thiele, il presentatore Alessandro Cattelan, alcuni rapper italiani che non conoscevo e poi Giorgia. È stata una grande emozione, unica e fortissima, preparare Giorgia per un’intervista, truccarla e pettinarla. Lei è una persona dolcissima”, ci confida Tatiana. Giorgia che si è presentata con un caschetto lungo, molto attuale, con onde morbide che le incorniciavano il volto.
I ciuffi della frangia di Francesca Michielin sembravano invece il risultato di un taglio fatto da sola, come ha lasciato intendere su Instagram. Tatiana ha dovuto porvi rimedio? “Francesca aveva in mente quei ciuffi asiatici che ora vanno molto di moda, ma li ha fatti troppo corti e il risultato era quello di una frangia troppo cresciuta. È stato però facile armonizzare e nascondere i ciuffetti ribelli perché lei ha un bel viso”, spiega Tatiana, che anche a Sanremo si è trovata nella stessa situazione che spesso si presenta nel suo salone, quando deve rimediare al fai da te venuto male.
Gli abbinamenti artista-parrucchiere spesso sono frutto del caso
Ma chi sceglie gli abbinamenti tra artista e parrucchiere? “Spesso è il caso, anche se spesso il responsabile, che conosce le tue peculiarità e competenze, ti inserisce in un particolare set, dove è richiesto quello che tu puoi offrire. Noi parrucchieri non abbiamo una scaletta, ma appena arriviamo sul set ci informiamo su chi è atteso e speriamo di essere affidati al nome che ci interessa, ma non c’è alcuna garanzia”. Flessibilità, capacità di adattamento, “capacità di danzare” tra gli ingranaggi di una macchina organizzativa nel dietro le quinte di un grande evento come il Festival di Sanremo, dove contano canzoni e musica, ma dove l’apparire è decisivo, considerato che il palco dell’Ariston è una vetrina importante per mostrarsi e per mostrare look, abiti, stili, acconciature, trucchi e accessori.
“In generale, collaboriamo con chi cura l’immagine dell’artista, ma nella preparazione per le interviste questo processo è un po’ diverso – puntualizza Tatiana Reis – perché ci rapportiamo direttamente con l’artista, cercando di capire come si sente in quel momento e come vuole mostrarsi. Occorre insomma mettersi all’ascolto e offrire una consulenza personalizzata. Molto utili anche i rimedi per attenuare i segni della stanchezza o della mancanza di sonno, perché Sanremo è una maratona che mette a dura prova”.
Tatiana Reis ci racconta entusiasta di questa sua prima esperienza così ricca e speciale come parrucchiera a Sanremo, ma è attenta a rispettare i contratti di riservatezza che firma quando opera a questo livello, a stretto contatto con cantanti, attori e personalità del mondo dello spettacolo: “I set di preparazione di trucco e parrucco sono come i set cinematografici, dove non si possono fare foto o video, ma neppure riportare ciò che accade fino a quando c’è un embargo”. Immaginiamo anche che, al di là dei contratti, ci siano particolari, dettagli, pettegolezzi che non racconta per discrezione, merce rara e preziosa in questi ambienti, ma non resistiamo e le chiediamo chi l’ha colpita di più fra gli incontri sanremesi.
Lucio Corsi, così umile e così umano
Non si sottrae e la risposta non è una sorpresa, perché riguarda il cantautore-rivelazione di questo Festival numero 75: “Lucio Corsi, così umile e così umano. Quando è arrivato da me, mi ha detto che potevo fare tutto quello che mi sembrava giusto, ma dovevo considerare che lui avrebbe indossato un cappello e me l’ha mostrato. È stato troppo carino!”
Lasciamo Tatiana Reis ancora carica di tutta l’energia di Sanremo, energia creativa che oggi ha portato nel suo salone a Losone. Ma lei non si ferma qui: si sta muovendo per accreditarsi come parrucchiera alla Settimana della moda a Milano e forse anche a quella parigina, ma anche per lavorare su un set cinematografico.
In tasca, c’è però sempre la macchinetta da barbiere del nonno, che è molto più di un portafortuna.
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