La Corte di appello e di revisione penale ha prosciolto il giovane eritreo che in passato era stato accusato di coazione sessuale e tentata violenza carnale alla caserma di Losone.
"Le prove raccolte non sono sufficienti", si legge in una nota diffusa martedì, per corroborare la tesi della pubblica accusa, secondo cui, il 3 novembre 2014, il giovane — all’epoca minorenne e richiedente l’asilo — avrebbe abusato sessualmente di una connazionale nel centro di Losone.
Il racconto dell’imputato è apparso tutt’altro che lineare e credibile, ma pure quello della vittima. "La donna - continua il comunicato - si è contraddetta spesso e su questioni essenziali", rilasciando dichiarazioni in contrasto con gli accertamenti scientifici e con i riscontri medici. I giudici, sulla base del principio "in dubio pro reo", hanno prosciolto l'uomo che, in primo grado, era stato condannato alla pena detentiva di nove mesi.
CSI/px