La chiusura della casa da gioco campionese non è ancora nota a tutti i clienti. Secondo la responsabile marketing non tutta la clientela abituale è stata avvisata. Ad approfittarne, sempre secondo la stessa fonte interpellata dall'agenzia stampa italiana Ansa, sono le case da gioco di Mendrisio e Lugano che avrebbero già riassunto personale licenziato in precedenza. I casinò del Sottoceneri però smentiscono.
“Smentiamo categoricamente questa notizia”, dichiara via mail alla RSI Luca Antonini, direttore amministrativo del Casinò Admiral. “È assolutamente priva di fondamento. Approfittiamo dell’occasione per esternare il nostro dispiacere per la situazione prodottasi a Campione. Il nostro pensiero va in primo luogo ai dipendenti dell’azienda e alle loro famiglie, che stanno vivendo giorni di grave incertezza”.
Le ricadute sono state avvertite, conferma Antonini: “Sicuramente a livello di numero di entrate, stiamo registrando un aumento, poiché chi era solito visitare il casinò di Campione ora deve recarsi altrove se vuole giocare. Per quanto concerne gli incassi invece è ancora troppo presto per esprimerci. L’affluenza maggiore si è comunque registrata soprattutto nel fine settimana, mentre in settimana il numero si è tenuto più o meno nella norma”.
Anche Emanuela Ventrici, direttrice del casinò di Lugano smentisce categoricamente l’affermazione. “Di regola non richiamiamo persone che sono già state licenziate. Abbiamo ricerca di personale per i settori operativi in corso ma continue”. Per quanto concerne le ricadute la Ventrici segnala: “Qualche entrata in più soprattutto nel weekend. Visto che quanto è accaduto è veramente recente è difficile capire se ci saranno poi delle influenze maggiori”.
CSI/SP